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mercoledì, luglio 04, 2012

Umberto Guidoni alla Notte Rosa


La notte rosa a Rimini
Umberto Guidoni, astronauta italiano, parteciperà alla nuova edizione della Notte Rosa e presenterà il suo libro "Dalla Terra alla Luna" presso la Sala Scirocco dell'Hotel Le Mériden.

Il 6 luglio alle 21:00 l'astronauta che ha partecipato a due missioni sullo Shuttle, raccontate nel libro Il giro del mondo in 80 minuti, presenterà Dalla Terra alla Luna, un libro di ricordi ed emozioni di un ragazzo che vide l'allunaggio in televisione e si innamorò di quello scenario da vole diventare astronauta.


Il tema della Notte Rosa 2012 è la Luna e chi meglio di un'astronauta può raccontare le emozioni che si provano guardandola? Umberto Guidoni, il primo astronauta europeo a visitare la Stazione Spaziale Europea, racconterà le sue esperienze nello spazio in una fantastica atmosfera sulla terrazza vista mare dell'Hotel Le Meridien - Sala Scirocco

Durante la serata verranno ripercorse le tappe della storia della conquista dello Spazio.


Dalla terra alla luna – incontro con Umberto Guidoni 
Venerdì 6 luglio 2012 
Rimini, Sala Scirocco - Hotel Le Mériden, Lungomare Murri, 13 – ore 21 
Info: www.lanotterosa.it  

lunedì, novembre 28, 2011

Lo spazio a Quelli che il calcio

Quelli che il calcio, la trasmissione condotta da Victoria Cabello, ha ospitato l'astronauta italiano Umberto Guidoni protagonista di due missioni Nasa a bordo dello Space Shuttle e primo astronauta europeo a visitare la stazione spaziale internazionale.

La presenza nello studio di Quelli che il calcio di Umberto Guidoni è servita per presentazione di un sito web, www.spazioaisogni.it, nel quale viene messo in palio un viaggio spaziale.

INA ASSITALIA offre infatti l’opportunità di vivere un'esperienza incredibile con un viaggio a gravità zero accompagnato da un team di veri astronauti.

Il vincitore del Concorso Spazio ai Sogni potrà infatti vivere l’emozione di un volo in assenza di peso a bordo di un Boing 727 appositamente modificato che eseguirà manovre acrobatiche conosciute come parabole o archi parabolici. Potrai galleggiare, capovolgerti e muoverti esattamente come gli astronauti nelle navette spaziali e partecipare ad interessanti esperimenti insieme agli ingegneri a bordo insieme a te.

La missione di Umberto Guidoni sullo Space Shuttle è raccontata nel suo libro "Il giro del mondo in 80 minuti" che contiene un dettagliato diario di bordo. L'astronauta sarà presente alla fiera di Roma Più libri, più liberi Sabato 10 dicembre dalle 15:00 alle 17:00 per firmare le copie del suo nuovo libro "Dalla terra alla Luna".

Dalla Terra alla Luna - Umberto Guidoni

Umberto Guidoni racconta alle nuove generazioni - che hanno solo sentito parlare di quell’impresa e l’hanno vista solo in immagini di repertorio - il ricordo indelebile della “notte della Luna”, che ha segnato la storia della conquista della spazio. Avventurarsi oltre la Terra, ci dice Guidoni, ci aiuta a conoscere meglio noi stessi e ad amare e rispettare il nostro pianeta, per il momento unica “oasi abitabile” nell’universo.


lunedì, ottobre 24, 2011

Presentazione del libro - Dalla Terra alla Luna

Il circolo della cultura e delle arti di Pordenone rende noto che giovedì 10 novembre 2011, ore 17.30 presso l’Auditorium della Regione di Pordenone verrà presentato il libro “Dalla Terra alla Luna” di Umberto Guidoni (Di Renzo Editore) che intratterrà il pubblico presente con filmati e fotografie delle sue missioni spaziali, raccontando la sua esperienza e i ricordi del primo allunaggio. 

Dalla Terra alla Luna - Umberto Guidoni
Il giorno seguente Venerdì 11 novembre 2011 l’Autore incontrerà gli studenti delle Scuole Superiori presso l’Auditorium del Liceo Scientifico Statale “M. Grigoletti”.

"Sugli schermi delle televisioni di tutto il mondo, due uomini saltellano goffamente come in una strana danza. L'intero pianeta sembra quasi trattenere il respiro mentre milioni di uomini e donne guardano quelle immagini in bianco nero che arrivano dalle profondità dello spazio." 

È il 20 luglio del 1969: alle 15:17 ora di Houston, due astronauti americani, Neil Armstrong e Buzz Aldrin, sono appena allunati. Sono passati oltre 40 anni dal primo sbarco sulla Luna, un evento ormai entrato nei libri di storia. Umberto Guidoni, il primo europeo a mettere piede sulla stazione spaziale internazionale, racconta alle nuove generazioni - che hanno solo sentito parlare di quell'impresa e l'hanno vista solo in immagini di repertorio - il ricordo indelebile della "notte della Luna", che ha segnato la storia della conquista della spazio. Avventurarsi oltre la Terra , ci dice Guidoni , ci aiuta a conoscere meglio noi stessi e ad amare e rispettare il nostro pianeta, per il momento unica "oasi abitabile" nell'universo.

venerdì, agosto 12, 2011

Recensione: Dalla Terra alla Luna - Orione Agosto 2011

Questo libro, considerando il suo sottotito lo (Il Programma Apollo 40 anni dopo), po trebbe sembrare uscito in ritardo. Ma non è così. Anche se il quarantesimo anniversario del primo atterraggio di uomini sulla Luna sono stati celebrati nel luglio 2009, il qua rantennale del grande programma lunare americano Apollo è ancora in pieno svolgi mento, e proseguirà fino al dicembre 2012, con le celebrazioni dell'ultimo sbarco luna re, quello dell'Apollo 17. Con questo suo nuovo libro, Umberto Guidoni ci regala un attento resocon to su un capitolo importante della storia dell'astronautica. Dopo la straordinaria cavalcata cronologica delle missioni, con un accenno iniziale ai primi Sputnik e poi via via con la gara spa ziale, Guidoni risponde a molti dei quesiti che gli vengono rivolti nel corso delle con ferenze pubbliche. 

Per esempio, una domanda classica è la seguente: perché quarant'anni senza Luna?

"Paradossalmente - risponde Guidoni - il programma lunare fu spazzato via dal suo stesso successo. Una volta che fu raggiun to l'obiettivo, le spese, anche quelle già previste, furono considerate non più neces sarie".

Non mancano resoconti sul quel periodo e uno sguardo a presente e futuro: al picco dell'attività, nel 1965 - scrive Guidoni - il costo annuale del Programma Apollo era poco meno dell'1% del Prodotto Interno Lordo degli USA. Negli Anni 90, il budget NASA era in torno allo 0,25% del PIL: abbastanza per permettere di realizzare i quattro veicoli Shuttle, sviluppare la Stazione Spaziale e condurre l'esplorazione di Marte con son de automatiche, ma certamente non più sufficiente per portare avanti l'esplorazione della Luna. 

Più recentemente, il budget è stato ulterior mente ridotto e di conseguenza i proget ti lunari sono stati per il momento accan tonati. 

"Avventurarsi oltre la Terra - aggiunge Guidoni - ci aiuta a conoscere meglio noi stessi e ad amare e rispettare il nostro pia neta che, almeno per il momento, è l'unica oasi abitabile nel Sistema Solare. Mi auguro che, un giorno, lo spazio possa essere alla portata di tutta l'umanità."

L'autore: ricordiamo che Umberto Guidoni è stato astronauta dal 1990 al 2003; ha partecipato a due missioni Shuttle e nel la sua seconda missione è stato il primo europeo ad abitare la Stazione Spaziale Internazionale.

Giuseppe Palumbo
Orione N°231 Agosto 2011

martedì, luglio 26, 2011

Passeggiando sulla luna

Passeggiando sulla luna l'annuale manifestazione dedicata agli astri parte sabato 30 luglio come da tradizione, intorno alle 21.00 con un incontro su temi scientifici con l’astronauta Umberto Guidoni, primo europeo a mettere piede sulla stazione spaziale internazionale, che nel suo nuovo libro "Dalla Terra alla Luna" (Di Renzo Editore), racconta alle nuove generazioni il ricordo indelebile del primo approdo sulla Luna.

Ogni anno, da sei edizioni a questa parte, a luglio si rinnova un appuntamento che oramai va consolidandosi. Il centro storico del piccolo comune griko sarà 'invaso' da una serie di manifestazioni che vanno dalle performance musicali agli incontri sulla scienza.

lunedì, luglio 25, 2011

30 anni nello spazio

Si è chiusa un'era. Questo è il commento di tutti gli addetti ai lavori e appassionati di spazio. L'ultimo volo dello Shuttle è stato seguito da milioni di persone, con la solita ansia, i brividi e le paure. Tutti puntati con gli occhi in su ad attendere il mito che atterri per l'ultima volta.

Lo Space Shuttle lascia spazio a una tecnologia "ripresa dal futuro". Si tornerà alle vecchie capsule ma con tecnologie avanzate che permetteranno anche di riutilizzarle per molti voli. Si chiamerà Multi-Purpose Crew Vehicle ed è basato sul progetto Orion che permetterà di viaggiare oltre l'orbita terrestre bassa. Il veicolo servirà per l'esplorazione e assicurare un rietro sicuro per l'equipaggio.

Interessante questo articolo di NextMe

Per approfondire:

Pubblicati da Di Renzo Editore

lunedì, luglio 18, 2011

L'ultima volta dello Shuttle

L'ultimo volo dello Shuttle verso lo spazio è avvenuto pochi giorni fa, con la solita tensione per l'avvenimento e un po’ di nostalgia. In fondo per circa 30 anni è stato come un ponte tra la terra e lo spazio. Abbiamo chiesto a due nostri autori che di spazio se ne intendono, che cosa è stato lo shuttle per loro e il loro lavoro. In un’intervista doppia abbiamo chiesto a Francesco Paresce e Umberto Guidoni che cosa è stato lo Shuttle per l’umanità.

martedì, luglio 12, 2011

Eventi a Luglio

30/07/2011

Passeggiando sulla Luna
Umberto Guidoni
Ex Convento degli Agostiniani
Melpignano - LE

Sabato 30 luglio torna per il sesto anno consecutivo nella "Città della Taranta", Melpignano, "Passeggiando sulla Luna": la "Notte Arcobaleno". Nello splendido scenario dell'ex Convento degli Agostiniani parteciperà Umberto Guidoni con una conferenza dal titolo: "Dalla terra alla Luna"


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giovedì, maggio 19, 2011

Recensione Dalla Terra alla Luna

Interessante recensione sul nuovo libro di Umberto Guidoni tratta dal blog del GAK

Il libro “Dalla Terra alla Luna – Il progetto Apollo 40 anni dopo” , scritto dal noto astronauta italiano Umberto Guidoni, presenta un’accurata cronologia degli eventi sia storici che politici che hanno portato l’uomo sulla Luna e l’eredità che ci ha lasciato il programma spaziale statunitense ed anche sovietico (come ad esempio la stazione spaziale internazionale ISS).

[continua a leggere]

Comunicare la Scienza

Piergiorgio Odifreddi, Giovanni Filocamo, Telmo Pievani, Giovanni Bignami, Umberto Guidoni, Vincenzo Millucci, Giulio Maltese, Giovanni Gaviraghi, Mario Tozzi ma anche Max Gazzè, Enzo Avitabile, Brunori Sas e Ginevra Di Marco. Saranno tutti a Poggibonsi il 3 a 4 giugno per la seconda edizione di “Comunicare la Scienza”. La manifestazione si svolgerà interamente presso il Cassero della Fortezza Medicea, dove si sono dati appuntamento alcuni scienziati particolarmente impegnati nell’azione divulgativa per testimoniare il fascino della scienza e della cultura scientifica.

Ecco il programma dettagliato della manifestazione che si svolgerà interamente al Cassero della Fortezza Medicea di Poggio Imperiale a Poggibonsi venerdì 3 e sabato 4 giugno.

Venerdì 3 giugno
ore 21.15 - SERATA ENTERPRISE - conduce Vincenzo Millucci

Intervista a Umberto Guidoni
Il celebre astronauta, astrofisico, racconterà la straordinaria esperienza del suo volo nello spazio a bordo della navetta Columbia nel 1996 e la sua vita al servizio della ricerca e della scienza.

lunedì, maggio 09, 2011

Scenari futuri

Il settore aerospaziale è un settore industriale di punta per la regione Puglia e a confermarlo è stato l'astronauta Umberto Guidoni venerdì 6 maggio durante una conferenza presso l’Autorità portuale organizzato dal Comune di Brindisi e dalla Facoltà di Ingegneria Industriale dell’Università del Salento.

“Brindisi ha rappresentato e rappresenta oggi più che mai un indiscusso punto di riferimento nel settore aerospaziale a livello internazionale, questo incontro vuole far toccare con mano ai ragazzi un segmento industriale che in questa città ha avuto e continua ad avere un ruolo importante - afferma il primo cittadino - La presenza di Guidoni, la sua esperienza, il suo esempio, ci auguriamo possano indirizzare gli studenti verso scelte mirate perchè è sulla formazione, tecnica ed universitaria, che dobbiamo puntare.

In Italia più che altrove si registra una discrasia tra le figure professionali richieste sul mercato e quelle che l’Università forma. Il nostro intento è formare professionisti da impiegare in settori specifici come appunto quello aerospaziale che del territorio brindisino rappresenta una delle eccellenze produttive e scientifiche”.

mercoledì, maggio 04, 2011

Nessun complotto, sulla Luna ci siamo andati veramente.

In libreria il libro di Umberto Guidoni sull'evento che nel 1969 inchiodò il mondo intero davanti al televisore. Dalla Terra alla Luna è il racconto dell'astronauta italiano raccontato con gli occhi di un quindicenne.

Da quel ricordo si snoda un libro divulgativo che racconta alle generazioni post-allunaggio cosa successe nel periodo della guerra fredda. La corsa competitiva tra USA e URSS fece avverare un sogno fantascientifico degno di un racconto di Verne.

L'obiettivo di Guidoni e della Di Renzo Editore era quello di raccontare i fatti visti con gli occhi di una persona che ha provato prima l'emozione dell'allunaggio da spettatore e poi quello di volare nello spazio come astronauta.

Rivolto sopratutto ai giovani nati negli anni novanta i quali sospettano, grazie anche alla diffusione di trasmissioni di pseudoscienza, che sulla Luna l'uomo non ci sia mai andato. Il libro oltre a raccontare i ricordi di un giovane studente in vacanza al mare, ripercorre tutte le fasi del programma Apollo.
"Abbiamo cercato di risvegliare l'interesse per la vita spaziale che negli ultimi si è leggermente affievolita nei giovani. Dalla Terra alla Luna è il racconto di come sia stato realizzato il profetico e memorabile discorso di Kennedy, pronunciato il 25 maggio 1961:
“....credo che il paese debba impegnarsi, prima che finisca questo decennio, a realizzare l'obiettivo di far atterrare un uomo sulla Luna e farlo tornare sano e salvo sulla Terra...”.
prosegue l'editore "Guidoni spiega non solo i successi ma anche i problemi e i fallimenti che la NASA dovette affrontare per portare i primi uomini sulla Luna. La parte finale del libro è dedicata soprattutto al futuro, ovvero all'eventuale programma per tornare sulla Luna entro il 2020. Infine, una base permanente sulla Luna, oppure una stazione orbitante potrebbero essere gli “spazioporti” che consentiranno la futura esplorazione umana del nostro Sistema Solare."

lunedì, aprile 18, 2011

Gagarin e Guidoni

Quando uno diventa astronauta, un pezzo di Gagarin vive in ognuno di loro.

Non c'è dubbio e poi io sono stato in orbita proprio in aprile 40 anni dopo ed ero a bordo insieme ad un russo che guarda caso si chiamava Jurij, che non era ancora nato quando Gagarin fu lanciato nello spazio. Questo dimostra che anche dopo molti anni il mito di Gagarin rimane ancora importantissimo.

Lui era un personaggio incredibile, iniziò a volare sei anni prima del lancio nello spazio.

Un personaggio che ha bruciato le tappe, ma quelli erano anni in cui le cose avvenivano molto rapidamente a differenza di oggi. Lui fu veramente sparato nello spazio, ma fu anche il primo essere umano a perforare il cielo, ad andare nel buio dello spazio e a dimostrare che l'uomo poteva sopravvivere nello spazio. Erano anni che in tutto il mondo c'erano aspettative di cambiamento, un coinvolgimento totale che il mondo stesse cambiando e gli astronauti, Gagarin per i russi ma anche tutti gli astronauti americani rappresentavano questa novità.

Chi fu il primo astronauta americano

Il primo a fare lo stesso viaggio di Gagarin fu John Glenn che un anno dopo circa fece un giro intorno all'orbita all’interno della Mercury.

Perché i russi riuscirono ad andare nello spazio prima degli americani

Sia gli americani che i russi avevano ricavato i propri vettori per il lancio nello spazio dai missili balistici intercontinentali, la differenza era che i russi ci misero maggiore potenza perché dovevano portare carichi più pesanti, e questo li mise in condizione vantaggiosa quando dovettero lanciare le capsule che pesavano diverse tonnellate.

Per l'unione sovietica quello è stato l'apice, poi è arrivato la fine di tutto. E adesso?

Adesso il programma russo non gode di una salute di ferro, però sta molto meglio del periodo a cavallo del crollo del muro. Oggi hanno una discreta possibilità e sopratutto l'andata in pensione dello shuttle fa si che gli unici veicoli in grado di trasportare esseri umani verso lo spazio siano oggi le Sojuz.

Dalla trasmissione Caterpillar Radio Due del 12 Aprile

lunedì, aprile 04, 2011

Recensioni da La mucca di Schrödinger

Paola Maria Oluzzi

Concordo con molte cose dette da Luca nella recensione precedente, anch'io ad esempio ho apprezzato la scrittura spontanea e comprensibile, ma che non ha mai perso ricchezza in descrizioni e concetti, e la contestualizzazione storica e sociale (particolarmente utile per noi italiani che spesso a scuola impariamo anche le ricette dei condimenti degli antichi romani ma non sappiamo bene se la seconda guerra mondiale l'abbiamo vinta o persa... di quel che è successo dopo poi non se ne parla neanche...).

Ora mi collego anch'io alla storica frase di Armstrong, in particolare alla parola "Umanità", che voglio intendere ora come l'insieme dei sentimenti, buoni e cattivi, delle doti e dei vizi che ci fanno essere uomini e donne; perché dal libro si capisce come in questa meravigliosa storia del nostro incontro con la Luna il lato "umano" sia stato altrettanto importante di quello scientifico. Umanità fatta di cose brutte e di cose belle: umana era la rivalità tra superpotenze, umana la necessità di dare un sogno alle masse per creare consenso e distogliere dalla guerra, umane le aspirazioni e la determinazione di tanti scienziati, umano il coraggio, umana l'incoscienza di rischiare anche quando le probabilità di riuscita sono poche, umana la paura, umana la capacità di inventare un rimedio improvvisato per salvare i propri compagni, umano lo stupore di vedere il proprio pianeta come una piccola pallina blu, umani i caratteri diversi dei componenti degli equipaggi, umana la goliardia di tirar fuori una pallina da golf...

Si merita una citazione a parte l'umanità di Buzz Aldrin, che non fa foto ad Armstrong perché è geloso di non essere stato il primo... un uomo adulto, ingegnere, militare addestrato, importante... ma davanti alla Luna è come un bimbo piccolo, questa cosa mi ha fatto una tenerezza incredibile...

Per riassumere: l'intera "storia" del progetto è raccontata bene, le descrizioni tecniche sono precise ma facilmente fruibili, i particolari sulle vite ed i sentimenti delle persone che hanno partecipato negli anni, che non scadono mai nel pettegolezzo, sono una ricchezza in più. Inoltre Guidoni inserisce il proprio punto di vista in modo elegante e a volte ironico, dando una caraterizzazione personale ma senza cercare di imporre un pensiero.

Alla fine una nota personale: mi ha ricordato cose che sapevo, mi ha fatto conoscere cose che non sapevo... e poi... io di sogni ne faccio già tanti di mio... però tutto questo parlare di luna, astri, futura vita nello spazio... ho sognato ancora di più...

...insomma mi è piaciuto... si capisce?

Patrizia Ronca

Leggere il libro di Guidoni risveglia, in chi li ha vissuti di persona, ricordi di grande potenza emotiva.

L’avventura dell’uomo sulla luna è stata un’ esperienza ai limiti della fantascienza per chi l’ha vissuta, come noi ragazzini di allora, passando ore davanti alla tv aspettando informazioni dai notiziari giornalieri. A più di quarant’anni da allora, sembra che poco sia rimasto di quell’entusiasmo e forse, quasi niente della partecipazione globale al susseguirsi costante delle conquiste spaziali di allora.

E’ però altrettanto vero che le conoscenze scientifiche della gente comune non erano all’epoca quelle di oggi e neppure i mezzi di informazione all’altezza di un simile evento, le sfocate immagini in bianco e nero degli astronauti saltellanti sulla superficie lunare, hanno quasi qualcosa di comico viste oggi.

Il libro di Guidoni ha quindi due meriti. Il primo è quello di riportare all’attenzione di chi non le ha mai vissute o le ha ormai dimenticate emozioni legate ad una esperienza irripetibile: nessuna futura conquista spaziale avrà la potenza dirompente di quei pochi passi sulla luna.

Il secondo è quello, di dare delle informazioni precise e dettagliate, ma al contempo chiare anche per i “non addetti ai lavori”. I dati tecnici non sono mai pesanti e quindi non distolgono il lettore perché ben inserite nel contesto della narrazione. L’aspetto più coinvolgente del libro è però, a mio parere la contestualizzazione storica; la cronaca degli eventi inserita nel momento che l’ha resa possibile e cioè l’epoca della sfida titanica dei due giganti mondiali USA e URSS .

Ultimo merito di Guidoni, ma non meno importante, è quello di aver scritto un libro di facile lettura. L’uso di un linguaggio semplice , avere una certa dose di sense of humor , la presenza di numerosi aneddoti divertenti rendono piacevolmente scorrevole la lettura del testo.

martedì, marzo 29, 2011

Il giro del mondo in ottanta di minuti

Giovedì 7 aprile alle ore 21:00 presso la Sala dell'Associazione Cultura e Sviluppo di Alessandria si terrà il terzo appuntamento del ciclo “Fuori dalla culla”, in collaborazione con il Gruppo Astrofili di Alessandria. A conversare con il pubblico ci sarà Umberto Guidoni, astronauta ESA – NASA che parlerà del “giro del mondo in ottanta minuti.”

Per saperne di più:

martedì, marzo 08, 2011

Dalla Terra alla Luna in regalo

Di Renzo Editore e La mucca di Schrödinger, gruppo di lettura ruminante regalano cinque copie autografate del nuovo libro di Umberto Guidoni. Ecco come partecipare:

Diventa fan su Facebook de La mucca di Schrödinger e sarai aggiornato ogni volta che andrà in palio un libro nuovo. Per richiedere una copia dovrai rispondere a una domanda. Noi sceglieremo persone con gusti e opinioni diversi, in modo da preparare una discussione aperta e interessante sul libro.

Se sarai scelto, riceverai il libro direttamente a casa. Se invece non tocca subito a te... sarà per un'altra volta: vogliamo coinvolgere più persone possibile.

lunedì, marzo 07, 2011

40 anni senza Luna

Nel 2012 alla fine di dicembre si compiranno quarant’anni dall’ultimo sbarco dell’uomo sulla Luna, quello della missione Apollo 17. Per la cronaca, una cronaca che ormai è storia, il geologo Harrison Schmitt, unico scienziato tra gli astronauti dell’intero Programma Apollo, fu l’ultimo a scendere sul nostro satellite, e il comandante Eugene Cernan l’ultimo a lasciarvi un’impronta, in quanto Schmitt seguì il comandante nell’uscita dal Lem, il Modulo Lunare, e lo precedette nel rientrarvi.

Perché quarant’anni senza Luna? Perché la Nasa non ha continuato a inviarvi i suoi astronauti? Risponde Umberto Guidoni, astronauta veterano, con alle spalle due voli sullo Shuttle, primo europeo a entrare nella Stazione spaziale internazionale: “Paradossalmente il programma lunare fu ucciso dal suo stesso successo. Una volta raggiunto l’obiettivo, le spese, anche quelle già previste, furono considerate non più necessarie”.

Troviamo questa spiegazione del libro più recente di Umberto Guidoni, “Dalla Terra alla Luna. Il Progetto Apollo 40 anni dopo” appena pubblicato dall’editore Di Renzo (Roma), 155 pagine, 16 euro. Un libro che si distingue da tutti gli altri dedicati alle imprese lunari perché scritto da un astronauta, quindi da un autore di estrema competenza sull’argomento, ma un astronauta “esterno” al Programma Apollo e appartenente alla generazione seguita a quella dei pionieri.

Le motivazioni della conquista americana della Luna – spiega Guidoni – furono quasi esclusivamente politiche e si collocano nel quadro della “guerra fredda” che caratterizzò la scena mondiale dal 1945 al 1989, e in particolare i rapporti tra le due superpotenze nucleari, Stati Uniti e Unione Sovietica. Il successo, dunque, causò l’addio alla Luna: ma il successo strategico, politico, militare, non il successo scientifico, che fu sempre considerato secondario, un ovvio “effetto collaterale” degli obiettivi che erano il vero motore di tutto.

Guidoni però analizza anche l’aspetto economico, che non fu da meno nel liquidare la corsa alla Luna: “Al picco dell’attività, nel 1965 – scrive – il costo annuale del Programma Apollo era poco meno dell’uno per cento del Pil (prodotto interno lordo) degli Stati Uniti, assai di più di quanto l’amministrazione americana è stata disposta a spendere per i grandi programmi scientifici e tecnologici degli ultimi anni. Negli anni ‘90, il budget della Nasa era intorno allo 0,25 per cento del Pil, appena un quarto dell’Apollo: abbastanza per permettere di realizzare i quattro veicoli della flotta degli Space Shuttle, sviluppare la Stazione Spaziale e condurre l’esplorazione di Marte con sonde automatiche, ma certamente non più sufficiente per portare avanti l’esplorazione della Luna. Più recentemente, nel 2006, la Nasa ha ricevuto appena lo 0,13 per cento del Pil.”. Insomma: “Proprio l’elemento politico-strategico, legato alla sicurezza nazionale – conclude Guidoni – aveva consentito di mettere in piedi il primo e unico progetto spaziale senza limiti di spesa”.

Il libro parte dal contesto mondiale in cui maturò la corsa alla Luna: lo shock dello Sputnik, il primo satellite artificiale, messo in orbita dall’Unione Sovietica a dimostrazione che nessuna regione del pianeta poteva più sentirsi al sicuro da un eventuale attacco nucleare; la rincorsa americana; la sfida lanciata dal presidente Kennedy (incauta, all’epoca, ma fortunata con il senno di poi); i programmi Mercury e Gemini; le sonde automatiche che prepararono gli sbarchi; il cedimento sovietico in una gara nella quale non aveva senso arrivare secondi: o vincitori o niente.

Si sarà capito: ci sono molti buoni motivi per leggere questo libro, che contiene tutte le informazioni e i dati utili sulla conquista della Luna, missione per missione, ma risponde anche agli interrogativi che si sono accumulati negli anni successivi, compresi quelli posti dagli scettici, i complottisti che negano la realtà degli sbarchi lunari e pretendono che si sia trattato di una gigantesca simulazione.

A parte le contro-obiezioni tecniche, Guidoni utilizza anche un argomento filosofico: “nel caso dell’Apollo forse vale la pena di attenersi a quanto affermato da Occam: la verità è spesso la spiegazione più semplice”. A ciò si aggiunge la testimonianza personale: “Dei 12 uomini che camminarono sulla Luna ne ho conosciuti cinque: Neil Armstrong e Buzz Aldrin dell’Apollo 11, John Young dell’Apollo 14, Cernan e Schmitt dell’Apollo 17. Sebbene diversissimi per carattere e per storie di vita, tutti sono credibili nei particolari dei loro racconti”.

E non dimentichiamo che i sovietici controllarono da vicino con le loro sonde le missioni degli astronauti americani, e ammisero la loro sconfitta nella corsa alla Luna. Cosa non facile in piena guerra fredda. Il futuro? Luna o Marte, bisogna continuare l’esplorazione dello spazio, dice Guidoni, ma per motivi opposti a quelli che mandarono avanti il Programma Apollo. Oggi solo una pacifica cooperazione può sostenere nuove conquiste spaziali, e a loro volta, come dimostrò la Mir e ora dimostra la Space Station, le attività spaziali diventano una spinta al dialogo e alla pace tra i popoli.

Ma c’è dell’altro. “Avventurarsi oltre la Terra – dice Guidoni nelle ultime righe del suo libro – ci aiuta a conoscere meglio noi stessi e ad amare e rispettare il nostro pianeta che, almeno per il momento, è l’unica oasi abitabile nel Sistema Solare. Per questo mi auguro che, un giorno, lo spazio possa essere alla portata di tutta l’umanità.”

Di: Piero Bianucci

giovedì, marzo 03, 2011

Un primo piano della Luna

E' stata realizzata dalla NASA la foto più dettagliata della Luna. La foto è un puzzle da record, mezzo gigabyte per una risoluzione di 24.000 x 24.000 pixel. L'immagine è stata realizzata dal satellite Orbiter che ha scattato 1300 fotografie in 2 settimane di tempo.
 
Il minuzzioso lavoro ha permesso anche di ritrovare i punti dell' allunaggio dell'Apollo 11 nella missione Lunare di quarant'anni fa.
 
 
Per approfondire:

martedì, marzo 01, 2011

Lo shuttle in pensione

Lo shuttle Discovery, con il viaggio di cinque giorni fa ha concluso la sua onorata carriera. Con a bordo sei astronauti americani il Discovery resterà in orbita per 11 giorni e sabato ha raggiunto la stazione spaziale ISS per portare rifornimenti e attrezzature. Sorpreso ma non troppo, l'astronauta Nespoli che non ha trovato la pizza tra i pacchi arrivati.

Il primo volo dello shuttle avvenne 30 anni fa il 12 aprile 1981 con un equipaggio di due uomini.

Guidoni primo astronauta italiano a volare sullo shuttle nel 1994 al tg1: "Si è rivelato troppo critico, ci sono stati due incidenti mortali in 130 lanci, mentre le previsioni ne davano circa 1 non mortali ma grave ogni 200 voli. Noi consideravamo lo shuttle il punto più avanzato dell'esplorazione spaziale".

giovedì, febbraio 24, 2011

La notte della Luna

E' uscito per Di Renzo Editore Dalla Terra alla Luna - Il progetto Apollo 40 anni dopo, il libro di Umberto Guidoni che trae spunto dal primo allunaggio evento mondiale avvenuto il 20 luglio del 1969.

Il libro contiene il racconto le emozioni di un quindicenne incollato davanti al televisore la notte della luna e la storia dell’evento che ha cambiato il mondo in una notte.

"Certo non avrei mai immaginato che, alcuni decenni dopo, avrei avuto l'opportunità di realizzare quei sogni da adolescente. Ancora oggi dopo aver volato due volte in orbita attorno alla terra e aver abitato sulla Stazione Spaziale, sono colpito dai progressi avvenuti in questi ultimi decenni: lo Space Shuttle, la Mir, la Stazione Spaziale Internazionale. Affascinato dal fatto che l'umanità sia stata capace di realizzare questi grandi progetti spaziali nell'arco della mia generazione".

"Come editore sono felice e orgoglioso di aver pubblicato Umberto Guidoni per la seconda volta - ha confermato Sante Di Renzo - la sua esperienza professionale ed emotiva arriverà a migliaia di persone. Il libro è un susseguirsi di emozioni e affascinanti ricordi per chi ha vissuto quell'epoca e di nuove scoperte per chi si avvicina solamente adesso al mondo dell'astronautica."