Visualizzazione post con etichetta biologia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta biologia. Mostra tutti i post

giovedì, luglio 28, 2011

Francisco José Ayala

Francisco José Ayala è nato il 12 marzo del 1934 a Madrid. E' un biologo spagnolo e filosofo americano presso la University of California, Irvine. Ex prete domenicano, ordinato sacerdote nel 1960 ha lasciato il sacerdozio lo stesso anno. Dopo la laurea presso l'Università di Salamanca, si trasferì negli Stati Uniti nel 1961 per un dottorato presso la Columbia University con il professor Theodosius Dobzhansky, laureandosi nel 1964. E' diventato cittadino americano nel 1971.

E' stato Presidente e Presidente del Consiglio della Associazione Americana per l'Avanzamento della Scienza. E’ docente universitario di Scienze Biologiche, Ecologia e Biologia Evoluzionistica (School of Biological Sciences), docente di Filosofia, (Facoltà di Lettere e Filosofia), e professore di Logica e Filosofia della scienza (Facoltà di Scienze Sociali).

Lavori e ricerche

E' conosciuto per le sue ricerche sulle popolazioni e la genetica evolutiva, ed è stato chiamato “l'Uomo del Rinascimento della Biologia Evoluzionistica". Le sue scoperte hanno aperto nuovi approcci alla prevenzione e trattamento delle malattie che colpiscono centinaia di milioni di individui in tutto il mondo. Attualmente è nel comitato consultivo della Campagna per difendere la Costituzione, un'organizzazione che ha incitato il Congresso a eliminare le restrizioni sui finanziamenti federali sulle cellule staminali embrionali. Ha frequentato il convegno Beyond Belief nel novembre 2006.

Premi ricevuti

Nel 2001, Ayala ha ricevuto la National Medal of Science. Il 13 aprile 2007, ha ricevuto la prima di 100 medaglie per il bicentenario dell'Università Mount Saint Mary per la sua conferenza dal titolo "le basi biologiche della morale".

Altri premi che ha ricevuto includono La Medaglia Mendel dell'Accademia ceca delle scienze, la medaglia d'oro della Accademia Nazionale dei Lincei, la medaglia d'oro della Stazione Zoologica di Napoli, Premio del Presidente della American Institute of Biological Sciences, la Freedom Scientific. Nel 2010 è stato insignito del Premio Templeton. La biblioteca di scienza a della UC I porta il suo nome.

Ayala è stato eletto membro dell'Accademia Americana delle Arti e delle Scienze nel 1977. E'membro della National Academy of Sciences degli Stati Uniti e della American Philosophical Society. E 'anche membro straniero dell'Accademia Russa delle Scienze, l'Accademia Nazionale dei Lincei a Roma, della Spanish Royal Academy delle Scienze, dell'Accademia Messicana delle Scienze e l'Accademia Serba delle Scienze e delle Arti.

Ha ricevuto lauree ad honorem dalle Università di Atene, l'Università di Bologna, l'Università di Barcellona, l'Università delle Isole Baleari, l'Università di León, l'Università di Madrid, l'Università di Salamanca, l'Università di Valencia, l'Università di Vigo, Estremo Oriente National University, Masaryk University e dell'Università di Varsavia.

Per approfondire:


martedì, marzo 08, 2011

Gli alieni sbarcano sulla terra

Lunghi e filamentosi. Ecco gli alieni sbarcati sulla terra. Dalla NASA un ricercatore sostiene di aver scoperto una forma aliena, ma fossilizzata. La rivista scientifica Journal of Cosmology ha pubblicato la scoperta del ricercatore Richard Hoover dopo anni di ricerca. Lo stesso astrobiologo ha però chiesto supporto a tutti i ricercatori del mondo per verificare se le sue prove possono essere errate.

Il ricercatore ha impiegato dieci lunghissimi anni prima di divulgare la sua ricerca. Ha passato gran parte dei dieci anni in giro tra la Siberia, Antartide e Alaska per cercare nei ghiacci forme estremamente rare di meteoriti.
"La scoperta ci dice che la vita nell'Universo è assai più diffusa di quel che pensiamo. Guardando le meteoriti al microscopio ho rilevato vari tipi di fossili di batteri diversi, alcuni dei quali assomigliano a batteri terrestri, altri sono invece, sono del tutto sconosciuti, veri e propri alieni. Un elemento importante è il fatto che molti dei batteri siano riconoscibili e si possano confrontare con specie terrestri. Questo lega la vita del nostro pianeta con quella portata dallo spazio"
ha affermato lo scienziato, dando adito all'ipotesi della panspermia, la teoria che la vita sia arrivata dallo spazio e non solo sul nostro pianeta.

Ora le ricerche di Hoover verranno sottoposte a test indipendenti e se troveranno conferma avremo la certezza che gli alieni sono davvero scesi sulla Terra.

martedì, dicembre 14, 2010

Frascati Scienza. L’origine: un viaggio tra scienza e arte

Nell’ambito della mostra “L’Origine: un viaggio tra scienza e arte” presso le Scuderie Aldobrandini di Frascati fino al 6 gennaio 2011 il Comune di Frascati, Frascati Scienza, INFN, CERN , Nairucu-Arts e il Dipartimento di Biologia Ambientale della Sapienza promuovono una serie di conferenze e spettacoli a sfondo scientifico.

I temi, come cita il titolo, sondano i misteri sull’origine del mondo, la natura della materia e le leggi che la regolano, il linguaggio e i cambiamenti provocati dalla specie umana. Il 15 dicembre dalle 10.30 Franco Foresta Martin , per 30 anni giornalista scientifico del Corriere della Sera, ripercorre i punti principali del dibattito sui cambiamenti climatici partendo dall’origine : la Convenzione sul clima firmata a Rio de Janeiro nel 1992 e delinea i possibili sviluppi delle trattative sul clima nel mondo. Mentre Fabio Di Vincenzo del dipartimento di Biologia Ambientale della Sapienza di Roma indaga, ripercorrendo la teoria evoluzionistica di Darwin, le origini del linguaggio dal punto di vista fisico- biologico.

Nel pomeriggio, Fosca Acquaro del Grand Théâtre di Ginevra dimostrerà con esempi canori il potere della voce e la funzionalità del suono , Marilena Streit-Bianchi parlerà dell’aspetto magico dell’arte Makonde e lo scultore e pittore Angelo Falciano spiegherà le tecniche utilizzate dagli artisti della mostra. Il 5 e il 6 gennaio alle 17,00 si potrà assistere al Balletto “L’Origine“ con coreografia di Alina Bianchi Castagnari . Seguirà Lorella Morlotti con poesie tratte da “L’Origine” di Beatrice Bressan e il Concerto : “L’Origine e l’amore” con il soprano Fosca Aquaro e la pianista Maria Di Pasquale .

martedì, aprile 07, 2009

Arrivano i Robot scienziati

Quanto sono importanti i Robot per la scienza, o meglio sarebbe dire quanto sono importanti i robot nella ricerca?


Su Science (http://www.sciencemag.org/) è uscito un articolo che tratta di robot che sono in grado aiutare i ricercatori. Adam, questo il nome del robot specializzato in Biologia è riuscito a fare una scoperta per quanto riguarda la genomica. Adam, programmato da esperti delle universita' di Aberystwyth e Cambridge, e' riuscito a scoprire dati scientifici nuovi, seppure semplici, sul genoma del lievito Saccharomyces cerevisiae, un organismo che gli scienziati utilizzano come modello per studiare forme di vita piu' complesse.
Gli studiosi sono fiduciosi e sperano che Adam e la sua nuova compagna Eve, riescano ad essere la nuova frontiera per mettere a punto nuovi farmaci contro la malaria e la schistomiasi.

La genomica è una branca della biologia molecolare che si occupa dello studio del genoma degli organismi viventi. In particolare si occupa della struttura, contenuto, funzione ed evoluzione del genoma.
Per approfondire:

lunedì, novembre 10, 2008

Che cos'è la vita?

Il nostro scienziato Edoardo Boncinelli, domani, 11 novembre 2008 leggerà un famoso libro degli anni 40 dal titolo "Che cos'è la vita? La cellula vivente dal punto di vista fisico" di Erwin Schrödinger. Come questo libro, Edoardo Boncinelli, ha dato una importante scossa alla ricerca biologica e genetica e anche lui insieme ad altri illustri personaggi della scinza italiana, sono a favore di un grande sostegno alla ricerca italiana.
Con questo appuntamento si avvia al termine il progetto "Ottobre piovono libri" promosso dalla biblioteca napoletana e dall'associazione Azimut
L’ultimo incontro di questo evento sarà con Dacia Maraini che proporrà un racconto, dalla forte identità femminile, "Casa Paterna" di un’autrice siciliana vissuta nella prima parte del Novecento e quasi sconosciuta, Maria Messina.

giovedì, ottobre 09, 2008

E' morto George Emil Palade

E' morto il biologo naturalizzato americano George Emil Palade che nel 1974 ottenne il premio Nobel per lo studio biochimico dei mitocondri, cloroplasti ed apparato di Golgi isolati dal resto degli altri organuli sub-cellulari. Il suo lavoro mise in evidenza le particelle all'interno del citoplasma nel RNA, il livello in cui si realizza la biosintesi delle proteine, chiamati ribosomi o granuli di Palade ed, in particolare, contribuì a spiegare il meccanismo cellulare nella produzione di proteine.
Cittadino rumeno naturalizzato statunitense dal 1952, George Emil Palade nel 1961 fu eletto membro della National Academy of Science. Assieme a Keith Porter, diresse a lungo la rivista «The Journal of Cell Biology», la più importante pubblicazione scientifica di biologia cellulare. Nel 1973 lasciò l'Istituto Rockefeller, trasferendosi alla Yale University, mentre dal 1990 lavorava all'Università di San Diego in California. Nel 1986 l'allora presidente americano Ronald Reagan gli accordò la Medaglia Nazionale per gli alti meriti nel campo della scienza.

domenica, maggio 04, 2008

Perutz: un Nobel che scorre nelle vene

Quando Max Ferdinand Perutz cominciò i suoi studi sull’emoglobina, tutto quello che si conosceva sull'argomento lo si poteva scrivere sul retro di un francobollo. Erano gli anni ’30 e nessuno avrebbe scommesso sulla carriera scientifica di questo giovane viennese, naturalizzato inglese, che invece, nel 1962, riceverà il premio Nobel nella chimica per aver scoperto l'architettura e il meccanismo d'azione dell'emoglobina.
In “Le molecole dei viventi” (Di Renzo Editore), Perutz racconta la sua avventura scientifica, la gran parte trascorsa a studiare la struttura molecolare di questa proteina essenziale per la nostra vita, che trasporta l’ossigeno nel sangue dai polmoni ai tessuti. Anni di lavoro intenso, che hanno favorito lo sviluppo di nuove discipline di frontiera, come la genomica, e avviato importanti progressi nel trattamento e nella prevenzione delle malattie.
Ma Perutz non è stato solo lo scienziato tenace e originale, conosciuto in tutto il mondo per le sue intuizioni e per la grande umanità, ma anche uno dei maggiori artefici di un nuovo modo di fare ricerca, un modo collettivo, collaborativo, dove la scienza diventa 'cosa comune' da condividere con altri colleghi, esperti fisici, matematici e medici per il bene e lo sviluppo dell’umanità.
Nel saggio, il premio Nobel, scomparso nel 2002, sprona le nuove generazioni di scienziati a non perdersi d’animo e a essere pronti a superare le difficoltà che incontrano: i giovani ricercatori sono spesso costretti a pubblicare risultati rapidamente, per non vedere la propria carriera stroncata sul nascere e non essere tagliati fuori dai finanziamenti. Perutz per scoprire la struttura e le funzioni dell'emoglobina, ha impiegato più di trent'anni: oggi nessuno gli concederebbe così tanto tempo.

Anna Capasso


Vi aspettiamo dall'8 al 12 maggio alla
Fiera Internazionale del Libro
stand n. E71 PAD 1
Torino Lingotto Fiere