La seconda edizione del Festival della Matematica, organizzato dalla Fondazione Musica per Roma con la direzione scientifica di Piergiorgio Odifreddi, sarà dedicata alle applicazioni della matematica ai diversi campi della conoscenza.
Dal 13 al 16 marzo l’Auditorium Parco della Musica diventerà un incantato giardino di Archimede che vedrà confrontarsi Premi Nobel per l’economia, per la letteratura, per la fisica, vincitori di Medaglie Fields, di Premi Templeton e Premio Turing e decine di altri rappresentanti dell’eccellenza del pensiero.
La parola matematica deriva dal greco μάθημα, traducibile con i termini "scienza", "conoscenza" o "apprendimento"; μαθηματικός significa "incline ad apprendere". La potenza e la generalità dei risultati della matematica le ha reso l'appellativo di Regina delle scienze.
Ma la matematica è anche Regina dell’arte. Matematica, letteratura, arte e musica hanno trovato nella loro evoluzione il modo di accordarsi, condividendo i concetti chiave di “gioco”, “astrazione”, “armonia”. Parafrasando Wittgenstein, «Solo con lo zaino colmo di matematica posso scalare l'enorme montagna della scienza e dell’arte».
Il matematico si riscopre uomo in quanto essere pensante e razionale, riscoprendo proprio su questo livello un legame intimo con la cultura umanistica, ritenuta indebitamente distante.
Tra i protagonisti:
Frank Wilczek, Freeman Dyson, Umberto Eco, Steven Smale, Amartya Sen, Robert Aumann e John Nash, Hans Magnus Enzensberger, Sheldon Glashow
Frank Wilczek - La musica del vuoto - Di Renzo Editore
Freeman Dyson - L'importanza di essere imprevedibile - Di Renzo Editore
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