lunedì, ottobre 22, 2007

La chimica buona? Sarà verde


“Non temetela, è quella che ci guarirà. Con gli eco-processi batteremo lo smog”

Intervista a Roald Hoffmann (per leggere l’intero articolo, clicca qui)


Professore, molti la vedono bruttissima e sognano addirittura un futuro senza chimica. Tanti italiani la identificano con prodotti velenosi e mortali, che devastano il pianeta. Che cosa risponde?

«In realtà la chimica ha migliorato, e di molto, l’esistenza, producendo gli oggetti-simbolo della nostra epoca, dai cd alle auto. E’ vero che ha generato anche inquinamento e disastri, ma per quelli non possiamo che rimproverare noi stessi: chi ha acquistato i veleni se non noi? L’essere umano è strano: tende a ricordare il male e a dimenticare il bene. Eppure basta visitare il cimitero di Bergamo per vedere quanti morissero ancora bambini nei secoli scorsi. Oggi per fortuna non è più così e questo progresso si deve anche alla chimica».

Ha una ricetta per uscire dal circolo vizioso sviluppo-inquinamento che distrugge interi habitat?

«La lotta all’inquinamento deve nascere dalla sensibilità ecologica delle opinioni pubbliche e anche dagli scienziati che - come cerco di rappresentare nella mia opera teatrale - devono sviluppare un’etica della responsabilità sociale».

Ha un esempio concreto?

«Le marmitte catalitiche delle auto, il cui “padre”, Gerhard Ertl, ha appena vinto il Nobel. Convertono gli ossidi di azoto e il monossido di carbonio, aiutando ad abbattere le emissioni ovunque, da Milano a Los Angeles, ma non sarebbero mai diventate realtà se non fossero passate le leggi che obbligavano i produttori a installarle. E le leggi nascono sempre dalla pressione politica della gente».

[…]

La Stampa, mercoledì 17 ottobre 2007, Tutto Scienze

Roald Hoffmann è autore di “Se si può, si deve?”, Di Renzo Editore


Nessun commento: