giovedì, settembre 02, 2010

Le stigmate: Fenomeno umano, divino o diabolico?

È qui necessario premettere che, usualmente, all'origine delle stigmate si danno tre interpretazioni diverse. Esse - si dice - possono essere un fenomeno: sovrannaturale, ovvero miracoloso; paranormale e, cioè, in qualche modo naturale senza che sia possibile spiegarne le cause; psicosomatico o, per meglio dire, l'effetto finale sul corpo di pensieri o emozioni particolarmente forti che si svolgono nel cervello della persona sulla quale le stigmate stesse si manifestano.

Se la mente o il cervello, infatti, sono in grado di far comparire e scomparire, più o meno a comando, le ferite stigmatiche, vorrebbe dire che il cervello può guarire il corpo da qualunque malattia.

Come è noto, la teologia mistica ammette la possibilità che le stigmate abbiano tre diverse origini:
  1. che siano generate dalla "mente" dello stigmatizzato, ovvero che siano un fenomeno "umano", naturale;
  2. che siano di origine “sovrumana” ovvero miracolosa e perciò possibili solo con l’intervento diretto di Dio;
  3. che siano prodotte dal demonio per ingannare o "portare a perdizione" sia coloro che le hanno che i fedeli che le venerano.
Queste tre possibilità furono codificate da Benedetto XIV verso la metà del XVIII secolo (1841) e, in mancanza di elementi certi di una esclusiva origine umana, hanno avuto valore pressoché assoluto fino alla metà del XIX secolo quando gli uomini di scienza, affermando che le ferite stigmatiche sono sintomi d'isteria, pretesero non solo di eliminare la possibilità di qualunque loro origine sovrumana, ma le classificarono anche come segno di malattia.

Naturalmente l'ipotesi isterica, anche se ha avuto (e continua ad avere) vasto seguito, modifica di poco l'opinione dei credenti che continuano a ritenere possibili i miracoli e neppure viene accettata da quei laici che, non credendo nel miracolo e neppure nell'isteria, ritengono le stigmate il prodotto di "forze misteriose della mente" ovvero un fenomeno parapsicologico.


Di fatto, i progressi delle conoscenze neuroscientifiche compiuti nell'ultimo secolo, nonché diversi elementi della fenomenologia delle stigmate hanno rivitalizzato l'interesse per questa rara manifestazione e rendono più concreta l'ipotesi psicosomatica, anche se resta ancora molto difficile spiegare in quale modo la psiche sia in grado di influenzare il corpo tanto profondamente.

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