lunedì, settembre 08, 2008

La neuroscienza cognitiva e il cervello

Michael Gazzaniga, (L'interprete - Di Renzo Editore), professore di Psicologia all'Università della California, Santa Barbara, dove dirige il nuovo Centro SAGE per lo studio della mente, ha rilasciato una esclusiva intervista al Corriere della Sera del 6 settembre 2008, dove afferma che l'uomo può vivere anche se la parte destra del cervello è lesionata. Infatti il professore afferma che «Ciò che più ci preme, nella nostra esistenza, è la capacità di pensare e di trovare soluzioni, essere creativi e comunicativi. Tutto ciò è provincia dell' emisfero sinistro. Quello destro gioca anch' esso un ruolo importante, ma si è visto che la vita ordinaria può continuare anche quando viene colpito».

Gazzaniga è riconosciuto come un padre fondatore delle neuroscienze cognitive e nell'introduzione del suo libro L'interprete, si legge "Sono convinto che la neuroscienza cognitiva offra tre grandi spunti di discussione nel campo attuale della neuroetica. In primo luogo, la neuroscienza cognitiva può essere d’aiuto per risolvere alcuni dilemmi etici quali ad esempio se l’embrione abbia lo status morale di un essere umano. In secondo luogo, ci sono importanti aree dell’etica alle quali ai neuroscienziati è chiesto di contribuire anche quando, in effetti, non sarebbe loro compito.

La neuroscienza ad esempio non ha nulla da dire su concetti quali il libero arbitrio o la responsabilità personale, e probabilmente non ha nulla da dire nemmeno su problematiche quali le intenzioni antisociali. Infine, cosa forse più importante, la neuroscienza cognitiva sta decifrando le modalità con cui il nostro cervello ci istruisce su concetti quali la morale universale che tutti i membri della nostra specie possiedono. Questo fondamentale sviluppo sta ponendo la neuroscienza cognitiva in una posizione centrale nella visione contemporanea dei fondamenti universali dell’etica. Ho esplorato dettagliatamente in altri contesti queste tre aree di discussione. Il termine ‘neuroetica’ è stato coniato da William Safire in riferimento a quel ‘campo della filosofia che discetta il bene e il male dei trattamenti o del potenziamento del cervello umano’.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Consiglierei la consultazione del sito
www.neuroscienzacognitiva.it.