giovedì, gennaio 07, 2010

Con la testa verso il cielo

Una vita tra le stelle a studiare le complesse leggi che regolano l'universo: questa è senza dubbio un'avventura straordinaria, ricca di emozioni e scoperte, di soddisfazioni, ma anche di grandi fatiche. Nel libro "Una vita tra le stelle" la scienziata offre al lettore un quadro aggiornato e completo degli studi e delle scoperte compiute negli ultimi cinquant'anni dall'astrofisica a livello mondiale. Il libro si apre con un'introduzione biografica nella quale l'autrice rievoca gli anni della sua formazione, l'approccio con la scienza, i momenti salienti della sua carriera intrecciati con le tappe importanti della vita personale, dei suoi sentimenti e delle cose in cui crede. Poi, senza abbandonare il tono pacato e disinvolto, la Hack si addentra nel cuore delle questioni scientifiche più importanti, inquadrandole dal punto di vista storico e teorico.

Dall'analisi del contributo che lo sviluppo della tecnologia ha dato all'astronomia allo studio dell'evoluzione delle stelle azzurre e delle nane rosse fino alle supernovae, per poi affrontare le teorie recenti e passare sull'origine dell'universo, il mistero della nascita e dell'esplosione di una stella, della formazione dei buchi neri e dell'esplorazione di altri sistemi per arrivare a porsi, alla fine, la domanda cruciale se possono esistere o meno altre forme di vita nell'universo.

Chiunque abbia interesse all'argomento astrofisico o semplicemente è un curioso della vita, può leggere questo piccolo volume che fa parte della collana "I Dialoghi". L'autrice lo raccomanda ai giovani, agli studenti che si sentono attratti dalle scienze astronomiche e a loro rivolge un'avvertenza perché affrontino gli studi con consapevolezza e afferma che:


"L'osservazione delle stelle, che è attività di grande fascino e impatto emotivo, è solo una parte del lavoro dell'astronomo: prima di tutto occorre diventare un buon fisico. Chi avrà pazienza di arrivare in fondo al libro troverà un capitolo dedicato a che desidera intraprendere questa strada. A parte questo, sono convinta che la conoscenza delle leggi che regolano l'universo sia uno strumento utilissimo per liberare la mente dalle superstizioni e dalle paure che condizionano la comprensione della realtà che ci circonda. Penso che sia dovere di ogni scienziato sforzarsi di divulgare queste conoscenze. Amo la scienza e dopo tanti anni continua a piacermi questo lavoro, perché mi diverte e appaga il mio gusto per la competizione. Senza questo gusto per la lotta, per la gara, sono sicura che non sarei arrivata da nessuna parte."

Nessun commento: