L'11 dicembre 1909 Guglielmo Marconi fu il primo italiano a ricevere il Nobel per la scienza: l'istituto magistrale di Pescara, a lui intitolato dal 1938, celebra il centesimo anniversario con la sua prima, grande manifestazione, che coinvolge attivamente i suoi 1600 iscritti.
Con «Il Marconi per la scienza» si apre sabato 21 una dieci giorni di sensibilizzazione alla tecnologia e all'autentico percorso scientifico, con tutte le sue fasi di osservazione, teoria e lavoro sperimentale. Alle 10 di sabato verrà inaugurata al Caffè Letterario una mostra che sarà ospitata fino al 29 dal Museo delle Genti d'Abruzzo e che verrà realizzata grazie alla collaborazione del generale Francesco Cremona, esperto collezionista dei cimeli di Guglielmo Marconi.
La mostra sarà illustrata da più di 30 studenti tutor, che faranno da guide alle scolaresche delle scuole secondarie di primo e secondo grado che sono state invitate. «L'obiettivo è valorizzare la cultura scientifica e tecnologica e restituire agli studenti una scienza che non sia solo esercizio mnemonico», spiega Angelo Lucio Rossi, dirigente scolastico dell'istituto che nel giro di un anno diventerà liceo statale. «Conoscere gli aspetti più umani di Marconi e sapere che lavorava molto con la manualità - aggiungono Fiorella D'Amico e Cesidia Bruno, coordinatrici del progetto - avvicina i ragazzi alla figura dello scienziato».
Anche per questo motivo martedì 24 alle 16.30 la scrittrice Luisa Gasbarri intervisterà Francesco Paresce, nipote di Marconi, durante la presentazione del libro «Marconi mio padre», scritto da sua madre Degna. Lo stesso Paresce sarà il protagonista di una conferenza - dibattito la mattina del 25 novembre al cinema Massimo su «L'uomo e lo scienziato - i giovani e la scienza». Gli studenti dell' istituto reciteranno brani tratti dal libro di Degna Marconi Paresce. La manifestazione gode del patrocinio della Provincia, dell'Ufficio Scolastico Regionale e delle presidenze dei consigli regionale e comunale.
Anche per questo motivo martedì 24 alle 16.30 la scrittrice Luisa Gasbarri intervisterà Francesco Paresce, nipote di Marconi, durante la presentazione del libro «Marconi mio padre», scritto da sua madre Degna. Lo stesso Paresce sarà il protagonista di una conferenza - dibattito la mattina del 25 novembre al cinema Massimo su «L'uomo e lo scienziato - i giovani e la scienza». Gli studenti dell' istituto reciteranno brani tratti dal libro di Degna Marconi Paresce. La manifestazione gode del patrocinio della Provincia, dell'Ufficio Scolastico Regionale e delle presidenze dei consigli regionale e comunale.
Il centenario dalla consegna del premio Nobel rappresenta un'occasione per promuovere l'apporto della scienza e della tecnica tra le giovani generazioni. «È da 35 anni che le indagini comparative internazionali segnalano gravi carenze nell'apprendimento della fisica e della matematica», denuncia il dirigente scolastico Angelo Lucio Rossi, «la scienza si è trasformata in puro esercizio mnemonico, mettendo da parte l'osservazione, l'esperienza e la teoria».
Una figura leggendaria e complessa, quella del marchese Guglielmo Marconi, che i ragazzi hanno imparato a conoscere anche attraverso la descrizione della prima figlia Degna Paresce nel volume «Marconi mio padre»: «Non esiste il genio, esiste il dono di saper portare avanti un impegno costante», si legge nel libro, edito da Di Renzo Editore, sarà presentato martedì 24, alle 16,30, al museo delle Genti d'Abruzzo.
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