martedì, novembre 24, 2009

Gli studenti spiegano Marconi

L'11 dicembre 1909 Gu­glielmo Marconi fu il pri­mo italiano a ricevere il No­bel per la scienza: l'istituto magistrale di Pescara, a lui intitolato dal 1938, celebra il centesimo anniversario con la sua prima, grande manifestazione, che coin­volge attivamente i suoi 1600 iscritti.


Con «Il Marco­ni per la scienza» si apre sabato 21 una dieci giorni di sensibilizzazione alla tecnologia e all'autentico per­corso scientifico, con tutte le sue fasi di osservazione, teoria e lavoro sperimenta­le. Alle 10 di sabato verrà inaugurata al Caffè Lettera­rio una mostra che sarà ospitata fino al 29 dal Mu­seo delle Genti d'Abruzzo e che verrà realizzata gra­zie alla collaborazione del generale Francesco Cremo­na, esperto collezionista dei cimeli di Guglielmo Marconi.


La mostra sarà il­lustrata da più di 30 stu­denti tutor, che faranno da guide alle scolaresche delle scuole secondarie di primo e secondo grado che sono state invitate. «L'obiettivo è valorizzare la cultura scientifica e tecnologica e restituire agli studenti una scienza che non sia solo esercizio mnemonico», spiega Angelo Lucio Rossi, dirigente scolastico dell'isti­tuto che nel giro di un an­no diventerà liceo statale. «Conoscere gli aspetti più umani di Marconi e sapere che lavorava molto con la manualità - aggiungono Fiorella D'Amico e Cesidia Bruno, coordinatrici del progetto - avvicina i ragaz­zi alla figura dello scienzia­to».

Anche per questo moti­vo martedì 24 alle 16.30 la scrittrice Luisa Gasbarri in­tervisterà Francesco Paresce, nipote di Marconi, du­rante la presentazione del libro «Marconi mio padre», scritto da sua madre De­gna. Lo stesso Paresce sarà il protagonista di una conferenza - dibattito la matti­na del 25 novembre al cine­ma Massimo su «L'uomo e lo scienziato - i giovani e la scienza». Gli studenti dell' istituto reciteranno brani tratti dal libro di Degna Marconi Paresce. La mani­festazione gode del patroci­nio della Provincia, dell'Uf­ficio Scolastico Regionale e delle presidenze dei consi­gli regionale e comunale.


Il centenario dalla conse­gna del premio Nobel rappre­senta un'occasione per pro­muovere l'apporto della scienza e della tecnica tra le giovani generazioni. «È da 35 anni che le indagini compara­tive internazionali segnala­no gravi carenze nell'appren­dimento della fisica e della matematica», denuncia il di­rigente scolastico Angelo Lucio Rossi, «la scienza si è trasformata in puro eserci­zio mnemonico, mettendo da parte l'osservazione, l'espe­rienza e la teoria».


Una figura leggendaria e complessa, quella del mar­chese Guglielmo Marconi, che i ragazzi hanno imparato a conoscere anche attraver­so la descrizione della prima figlia Degna Paresce nel vo­lume «Marconi mio padre»: «Non esiste il genio, esiste il dono di saper portare avanti un impegno costante», si leg­ge nel libro, edito da Di Ren­zo Editore, sarà presentato martedì 24, alle 16,30, al museo delle Genti d'Abruzzo.

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