venerdì, agosto 21, 2009

Casualità, destino o genetica familiare?

Traumi familiari accadono ciclicamente all'interno delle famiglie, figli e figlie sono costretti loro malgrado a rivivere gli stessi traumi dei loro genitori o addirittura dei loro antenati. Tutto questo suona come incredibile eppure ci sono dei casi che fanno riflettere e di questi casi se ne occupa la professoressa Anne Ancelin Schützenberger. Stessi traumi, stesse date, stessi giorni. Casualità, destino o genetica familiare?
Nella vita di molti di noi esistono delle corrispondenze di fatti e di date inspiegabili. Forse coincidenze, ma scavando nel nostro passato e in quello della nostra famiglia, compariranno una serie di fatti curiosi che diventa difficile credere come semplice gioco del destino.
Esiste una memoria inconscia che si trasmette attraverso le generazioni e che crea paure, insicurezze, fragilità mentali e psichiche?
La professoressa Schützenberger con il suo libro “La sindrome degli antenati” arrivato alla quindicesima ristampa in Francia e Best Sellers in Italia, è un punto di riferimento per la psicologia trans generazionale, una disciplina che si propone di curare malattie fisiche e mentali andando a scavare nelle storie familiari.
La Schützenberger scoprì la sindrome da anniversario quando vide che molte famiglie vivevano gli stessi eventi sia negli stessi periodi dell’anno sia nelle stesse date e soprattutto negli stessi giorni. Esiste un’evidenza scientifica che mette in relazione i traumi familiari e le date in cui questi avvengono.
In alcuni casi la memoria inconscia si verificherebbe con fatti realmente accaduti che si ripeterebbero in date ricorrenti, infatti i portatori della sindrome degli antenati ne sarebbero del tutto inconsci.
Il campo in cui la scoperta della sindrome degli antenati si riscontra con maggiore frequenza è quello delle malattie. Perché certe patologie spesso incurabili, si replicano nelle famiglie con regolarità sbalorditive? Secondo alcuni studi, le cause vanno ricercate nella genetica e forse anche la nostra componente inconscia ha le sue responsabilità di importante rilievo.
Perché membri diversi della stessa famiglia, in epoche diverse si trovano a rivivere le stesse situazioni? Perché si verificano nello stesso periodo dell’anno e spesso negli stessi giorni?

Nessuno sa perché, ma tutti sanno che accade, deriva dalla comune osservazione. La Schützenberger ha una ipotesi, impegni e doveri non finiti, rimangono nella nostra memoria e solitamente è qualcosa che non possiamo accettare, come una morte prematura o qualcosa che sentiamo ingiusto o la teoria del “se”. Se avessi chiamato prima il dottore, se fossi andato prima all’ospedale o se avessi detto quella cosa o se avessi agito in quella determinata maniera. Tutti questi se continuano a girare nella testa e fino a quando non si chiudono le storie, questi avvenimenti si ripetono all’infinito. Alle volte, per capire i comportamenti patologici di bambini molto piccoli si cerca di farli disegnare o sottoporli a prove poco invasive mentalmente, ma quando questo non è possibile si cerca di intervistare i propri genitori e spesso i nonni, e dalla vita, dagli eventi traumatici di questi si può capire qualcosa di più su quello che sta accadendo al bambino.
E’ veramente quindi il passato a determinare le paure irrazionali, le insicurezze delle generazioni future? Una tesi affascinante difficilmente dimostrabile, ciò che si sa però è che una trasmissione esiste, ma non si sa come questa avvenga. E’ come se su di noi agissero i fantasmi dei nostri antenati che in qualche modo attraverso l’inconscio riescono a condizionare la vita degli eredi da trascinarne i traumi all’interno delle loro vite. Forse è proprio partendo da una particolare concezione di spazio e tempo che si può approfondire il mistero della trasmissione inconscia tra le generazioni di fatti, pensieri ed emozioni? Ci troviamo quindi davanti un nuovo metodo per capire come funziona la nostra memoria e il nostro inconscio.
Come fa un neonato a contenere informazioni, i fatti, gli eventi di una famiglia se non li ha mai vissuti? E’ forse il cordone ombelicale che consegna le informazioni dell’inconscio dalla madre al figlio? Quello che emerge dalle ricerche delle trasmissioni generazionali è un valore matematico e numerico del nostro inconscio. Come se tutti noi fossimo delle tavole rase dove è possibile incidere la memoria di altre persone, come se nascessimo con un programma mentale inconsapevole in grado di marchiarci al livello di DNA. Quindi oltre alle caratteristiche genetiche, il DNA trasferirebbe anche la base della nostra psiche.
Quali meccanismi collegano i misteri dell’irrazionale, l’inconscio e la fisica? Gli studi della relatività di Einstein, quelli sulla fisica quantistica, stanno dando degli input a queste ricerche e si può mostrare come eventi del passato, del presente e quelli ancora non avvenuti possono essere spiegati a livello matematico come universi paralleli.

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