martedì, febbraio 03, 2009

La stella che non c'è

Il fisico Giovanni Bignami è stato il primo italiano a ricevere il premio Rossi della American Astronomical Society ed è famoso per aver scoperto quella che viene chiamata "La stella che non c'è". Inizialmente invisibile ai telescopi, la stella di neutroni Geminga è distante approssimativamente 552 anni luce nella costellazione dei Gemelli. Il fisico italiano sarà ospite il 6 febbraio all'Auditorium di Modena per una conferenza dal titolo “L’esplorazione dello spazio”.


L’appuntamento, organizzato dalle Biblioteche comunali e dall’universita’ di Modena e Reggio Emilia, chiude la rassegna “Oltre il blu. Le frontiere della scienza fuori dall’atmosfera terrestre”, che ha gia’ ospitato l’astronoma Margherita Hack e l’astronauta Umberto Guidoni. L’alternativa tra esplorazioni “con o senza equipaggio” accompagna la storia dell’astronautica dai tempi di von Braun, padre delle missioni americane e dello sbarco sulla luna.




Cosa e’ successo da allora e, soprattutto, cosa succedera’ nei prossimi anni? Gli obiettivi dell’esplorazione spaziale sono cresciuti esponenzialmente: comprendono lo studio dell’origine e la struttura dell’universo, la ricerca di forme di vita extraterrestre e lo sviluppo di nuove tecnologie, che trovano un vasto campo applicativo anche in altri settori. Le due scelte possibili, umana o robotica, hanno entrambe vantaggi e svantaggi che verranno esaminati nel corso della conferenza.

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