Quanto è difficile far andare d'accordo scienza e religione? E' il dilemma che va ormai avanti da anni, da quando Galileo fu messo alla berlina (per andarci leggeri) e oggi dopo 400 anni la chiesa comincia in un certo senso a chiedere scusa per aver offeso la sua immagine tutto il mondo scientifico. Su L'Osservatore Romano è apparso un articolo sulla pillola anticoncezionale e un lettore scrive indignato al Corriere della Sera sottolineando che la chiesa dovrebbe fare come tutti gli scienziati, non parlare mai di fede, portando come nome di esempio Luca Cavalli Sforza. Gli scienziati non parlano di fede e la chiesa non dovrebbe parlare di scienza e chiude la lettera domandando con una sottile ironia:
"Che c'azzecca il Papa, scapolo, presumibilmente vergine e senza formazione scientifica, con la pillola anticoncezionale? Mistero. Saluti."
La scienza e religione non sempre, anzi quasi mai, sono riusciti a convivere insieme e uno esclude l'altra, ma spesso è la religione a escludere a prescindere la scienza. Alla domanda per esempio chi ha creato l'universo, i fedeli rispondono sempre Dio mentre gli scienziati riservano un mondo di dubbi.
Margherita Hack che sarà presente il 15 gennaio al festival della scienza di Roma, interverrà proprio sul mistero dell’universo, e alla domanda se Dio ha creato l’universo risponde che un’altra risposta è possibile, l’universo si è formato dal nulla, un’idea che può sembrare assurda ma che non viola le leggi della fisica: infatti, se l’universo ha un bilancio energetico globale zero, può essersi originato dal nulla senza violare la legge della conservazione dell’energia. In un universo piano, quale è quello indicato dalle osservazioni, l’energia gravitazionale totale è esattamente zero. I dubbi restano e si continua in qualche modo a ricercare senza affermare, quando le cose non si conoscono che è stato Dio a crearle.
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