E' cominciato stamani a Bari il terzo Convegno nazionale sul particolato atmosferico, tre giorni di dibattiti e scambio di conoscenze per approfondire il tema sulla qualita' dell'aria . "La scienza ha perso un po' i contatti con i cittadini, quindi ben vengano momenti come questi per incontrarci", ha detto Luigi Campanella, presidente della societa' chimica italiana, entrando subito nel cuore del perche' e' stato organizzato il Convegno.
Ed in effetti oggi piu' di ieri la scienza incute timori e scatena battaglie, mentre invece la ricerca scientifica puo' dare tante risposte, anche nella vita quotidiana. La tre giorni di convegno sul particolato vede convergere i piu' importanti scienziati italiani ed europei, a dibattere non solo tra loro ma con i decisori politici e con i singoli cittadini, sul problema polveri sottili che soffoca le nostre citta'.
"Oggi quando si parla di chimica si fa sempre riferimento a qualcosa di negativo, si dice correntemente senza mai far riferimento a quanto le conoscenze chimiche possono fare nel risanare situazioni inquinate- sottolinea Campanella nel suo discorso di avvio lavori- e' evidente che c'e' un problema di comunicazione che dobbiamo sanare". "Il particolato atmosferico non e' solo un argomento sensibile per tanti cittadini - ha sottolineato Campanella - ma e' scientificamente provato quanto sia dannoso per la salute di tutti. Purtroppo siamo ancora in attesa di una legge che identifichi la qualita' delle polveri sottili, mentre siamo ancora legati a provvedimenti di legge legati alla quantita'. Ecco perche' e' cosi' importante incontrarci e verificare lo stato delle nostre ricerche. Ancora piu' importante e' che le cose importanti non restino chiuse tra di noi, ma vengano divulgate ai cittadini e al sistema politico, perche' possa prendere le decisioni piu' giuste"
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