giovedì, febbraio 18, 2010

Guardare le stelle e a cercare di essere una di loro

Ogni anno gli incontri con l'autore che fanno parte del Progetto Lettura, porta nelle scuole vari personaggi che hanno pubblicato un libro con Di Renzo Editore. Il 30 novembre del 2009 Francesco Paresce si è recato a Fondi presso il liceo classico Gobetti e ha deliziato gli alunni con la sua grande semplicità di persona straordinaria. Di Renzo Editore da anni al progetto lettura ha affiancato il premio Giornalisti in Erba. I ragazzi vengono invitati a scrivere le sensazioni che hanno provato durante l'incontro e tra tutti quelli che giungono in redazione ne viene selezionato uno che riceve in premio tre libri della collana I Dialoghi. Complimenti a Placitelli Erika.
Il giorno 30 Novembre 2009 il fisico e astronomo Francesco Paresce è stato ospite del nostro liceo. Ci ha spiegato di come la scienza sia in grado di cercare continuamente nuove e sempre più esaustive risposte ai fenomeni che ci circondano.
In maniera molto semplice, ma soprattutto ironica, ha sottolineato la sua volontà di non sfruttare il suo legame di parentela con il nonno Guglielmo Marconi e infatti ha suggerito a noi alunni quanto sia importante affermarsi facendo appello unicamente alle nostre forze.

Il suo incontro ha avuto inizio con un riferimento a Galileo Galilei e a quello che quest'ultimo definiva "il grande libro della natura"e illustrandoci brevemente il metodo scientifico e l'esperimento che con la ragione ne costituisce la base. Ciò che subito mi ha colpita, è stata la sua decisa convinzione nell'affermare come non sia necessario essere un genio o conoscere a pieno la matematica per capire il mondo che ci circonda, al contrario si è mostrato convinto del fatto che sia più importante la capacità di usare la propria testa...Ampio spazio è inoltre stato concesso all'impresa del nonno Guglielmo Marconi che più di cento anni fa fu capace di inviare e ricevere per la prima volta un messaggio attraverso l'oceano, senza fili. Non male per un giovane che non possedeva alcun titolo di studio,e che aveva una limitata conoscenza delle onde elettromagnetiche. Sorprendente è inoltre stata la sua decisione di non arrendersi dinanzi alla distanza di 3400 km che dividevano le due sponde bagnate dall'Atlantico e davanti ad una montagna d'acqua alta circa 170 km a causa della curvatura della terra.
Personalmente ammiro molto tutto ciò che riguarda l'aspetto scientifico delle cose e di certo anche grazie alla mia scuola che è riuscita a farmi incontrare personalità così importanti come Paresce e Guidoni lo scorso anno, il mio futuro indirizzo di studio sarà relativo di certo a questo ambito.
Di sicuro non diventerò mai uno scienziato o così importante come loro, ma ho capito soprattutto grazie all'ultimo incontro, che non dovrò per forza essere Einstein per raggiungere i miei obiettivi ed interrogarmi su ciò che mi circonda...
Così chissà che un giorno non sarò anch'io in grado di trascorrere la mia vita tra "razzi e telescopi" a guardare le stelle e a cercare di essere una di loro...
Placitelli Erika III D Liceo Classico P. Gobetti di Fondi

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