La scopriamo ogni giorno, la leggiamo, la studiamo ma dove la possiamo ammirare? La scienza in Italia sembra essere stata dimenticata e messa in un piccolo cantone dimenticato. Quando si parla di museo, si pensa subito ad un bel dipinto ad una opera d'arte, ma non si immagina mai che la scienza possa avere centinaia e centinaia di musei a lei dedicati.
Quando si parla di Musei Vaticani, si pensa subito alla meravigliosa Cappella Sistina e alle tante opere racchiuse nello stato vaticano, ma pochi conoscono per esempio la Specula Vaticana e il suo museo a Castel Gandolfo, oppure nessuno sa dell'esistenza del museo anatomico "Eugenio Morelli" all'interno dell'ospedale Forlanini di Roma. Situato all'interno di uno dei maggiori ospedali romani dal 1941, il museo racchiude sezioni di corpi umani, feti affetti da particolari malformazioni e organi colpiti da patologie varie. Per i profani potrebbe sembrare una raccolta dell'orrore ma è stato uno dei musei più importanti per la scienza e sopratutto per la medicina.
Dalla medicina passiamo all'astronomia e al museo astronomico e geofisico di Modena. La sua istituzione risale al 14 gennaio 1826, allora con la denominazione di OSSERVATORIO ASTRONOMICO. Il Museo Astronomico e Geofisico rappresenta un esempio unico di studio scientifico del periodo 1820 -1920, in quanto collocati nei molti strumenti antichi possono essere visionati nel loro contesto originale. La serie storica di ripresa di dati meteorologici costituisce una delle più lunghe d'Italia e le misure proseguono tuttoggi con un sistema di acquisizione dati automatico che consente studi sul Clima di Modena.
Tutte queste notizie, gli indirizzi e gli orari, sono raccolti all'interno della guida intitolata I luoghi della Scienza di Massimo Bozzo, giornalista professionista, è stato dal 1979 al 2003 all’Ansa come redattore scientifico e responsabile del notiziario settimanale Scienza e Tecnica. Oltre all’impegno all’Ansa, in più di 30 anni di divulgazione scientifica ha scritto migliaia di notizie e articoli per agenzie, quotidiani, periodici, riviste specializzate e per la Rai, oltre ad alcuni libri. Per il suo lavoro di divulgazione scientifica ha ricevuto vari premi.
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