Due importanti appuntamenti segnano la sesta edizione del Festival della mente che si tiene ogni anno a Sarzana. Il primo appuntamento è con Luca Cavalli Sforza il 4 settembre alle ore 17.45 che si terrà presso Piazza Mazzini.
Evoluzione culturale: è più importante di quella biologica?
Il nostro patrimonio culturale (il prodotto della nostra mente) è soggetto ad evoluzione nel tempo e nello spazio, così come il nostro DNA. E’ utile studiare l’evoluzione culturale sulla base di un modello generale che vale anche per quella biologica, e che comprende le novità (le mutazioni genetiche, del DNA per la biologia, le innovazioni e le invenzioni per la cultura), la loro accettazione (selezione naturale e culturale) e altri fattori di natura demografica. Oltre alla natura di quel che cambia, è molto importante anche il meccanismo di trasmissione: per il DNA è da genitori a figli, mentre nella cultura è molto più vario ed efficiente: oggi possiamo trasmettere rapidamente qualunque informazione a tutto il mondo con la velocità della luce o quasi. L’evoluzione culturale è perciò divenuta sempre più importante nell’uomo, tende a dirigere l’evoluzione biologica, quei problemi che una volta dovevano essere risolti da mutazioni genetiche rare e casuali, diffondendosi poi con grande lentezza a tutta la popolazione, oggi sono risolti in modo molto più rapido con innovazioni mirate direttamente ai problemi. Ma come tutte le innovazioni, genetiche o culturali, anche quelle tecnologiche hanno costi oltre che benefici, e la parola finale sull’utilità di una innovazione spetta sempre alla selezione naturale.
Il secondo e affascinante appuntamento dal titolo Beautiful mind. Il pensiero della bellezza si terrà il 5 settembre alle 11.30 presso la sala multimediale canale lunese. A tenere la conferenza sarà uno dei massimi neuroscienziati al mondo, pioniere e fondatore della disciplina definita neuroestetica, che indaga sulla relazione tra il funzionamento del cervello e la rappresentazione artistica, parlerà, anche per immagini, del rapporto fra arte, bellezza, desiderio e amore, dall'inedito punto di vista delle neuroscienze, che Zeki ama spiegare con le parole di Oscar Wilde "Venisti a me per imparare il Piacere della Vita e il Piacere dell'Arte. Forse sono stato scelto per insegnarti qualcosa di più splendido: il significato del Dolore, e la sua bellezza". (Oscar Wilde, De Profundis, Feltrinelli, 1991, trad. Camilla Salvago Raggi).
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