giovedì, aprile 23, 2009

Kyoto scaccia Kyoto

Gwyn Prins direttore del Mackinder programme for the Study of Long Wave Events alla London School of Economics di Londra, in un discorso ha sostenuto che i costi del Protocollo di Kyoto sono insostenibili e i risultati della riduzione delle emissioni sarebbero ridicoli a confronto alle spese anche se la teoria del riscaldamento globale fosse accertata. Ad affondare del tutto il protocollo tanto discusso è anche la crisi economica e Prins afferma che le soluzioni vanno cercate nelle misure di efficenza energetica.


Non esiste prova certa che il protocollo di Kyoto abbia avuto gli effetti desiderati nella decarbonizzazione, e per raggiungere gli obiettivi prefissi della riduzione dell'anidrite carbonica del 20% entro il 2020 e l'80% entro il 2050 il Pil mondiale dovrà essere tagliato oltre l'8%.


Questo punto di vista è condiviso anche in Francia dove Valéry Giscard d'Estaing ha affermato «non ci sono prove certe della relazione tra le concentrazioni atmosferiche dell'anidride carbonica e possibili cambiamenti climatici» e adesso Obama si trova in una situazione complicata, infatti il nuovo presidente degli Stati Uniti aveva fatto della riduzione emissioni il cavallo di battaglia nella sua campagna elettorale.

Anche Freeman Dyson, grande sostenitore del nuovo presidente USA Obama, ha recentemente scritto sul New York Times: «i dogmi del riscaldamento globale devono essere sfidati, perchè è pià plausibile che l'anidride carbonica ci sia utile.» Infatti il fisico, considerato uno dei più geniali scienziati continua dicendo «Il trambusto che circonda il riscaldamento globale è esagerato. Mi oppongo alla fratellanza degli esperti dei modelli climatici e alle folle che hanno illuso con i loro numeri».

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