
Prima di dedicarsi a questo campo della ricerca, lo scienziato era appassionato di matematica, di chimica, di filosofia, di cui scrive: “è il relitto dei primi tentativi di comprendere il mondo: la ‘metafisica’ è stata sostituita dalla fisica reale, l’ ‘epistemologia’ dal metodo scientifico, l’ ‘etica’ da psicologia e sociologia, la ‘scienza’ è stata riconosciuta come filosofia naturale solo recentemente, nel XIX secolo”.
Nel 1977, Siegel trascorre un anno al Cern, in Europa, mentre studia le supersimmetrie. Successivamente, lavora all’Istituto di studi avanzati di Princeton, a Caltech e poi a Berkeley. Durante questo periodo scrive il saggio ‘Superspazio’, e la sua rivisitazione satirica ‘Stuperspazio’. Trasferitosi nel Maryland, si concentra sulla teoria delle stringhe, firmando i due volumi ‘Introduzione alla teoria dei campi di stringhe’ e ‘Campi’, che ancora oggi utilizza come libri di testo durante le sue lezioni all’università. Docente nella Grande Mela, attualmente Siegel si sta interessando a una nuova teoria delle stringhe che sia definita nelle quattro dimensioni: “Sebbene la teoria delle stringhe abbia già raggiunto uno straordinario successo come utile descrizione del mondo reale”, conclude lo scienziato, “molte altre idee stanno nascendo da essa con applicazioni fino all’ordinaria teoria dei campi, compresa l’invenzione della supersimmetria e della supergravità”.
Nessun commento:
Posta un commento