L'anno duemilanove è, oltre l'anno dell'astronomia, l'anno di Darwin e del suo pensiero evoluzionistico. Darwin così tanto bistrattato, messo alla gogna e a cui sono state addossate alcune citazioni “false”, quelle citazioni che l’uomo discende dalla scimmia o che l’evoluzione sia il semplice frutto del caso. In Le Scienze di febbraio, Edoardo Boncinelli approfondisce il discorso sulle fondamenta dell’evoluzione, le mutazioni e la selezione naturale fino alla disciplina dell’ Evo – Devo (biologia evolutiva dello sviluppo), che unisce due approcci sperimentali, la biologia evolutiva e quella dello sviluppo.
L’articolo molto approfondito tocca anche il tentativo di sminuire da parte di alcuni la capacità dell'evoluzionismo come rivoluzione della conoscenza, e come ultimo il vano tentativo dell’ex ministro Letizia Moratti di eliminare l'evoluzione dai programmi scolastici e poi fare retromarcia dopo essersi consultata con vari esperti del settore.
L’articolo molto approfondito tocca anche il tentativo di sminuire da parte di alcuni la capacità dell'evoluzionismo come rivoluzione della conoscenza, e come ultimo il vano tentativo dell’ex ministro Letizia Moratti di eliminare l'evoluzione dai programmi scolastici e poi fare retromarcia dopo essersi consultata con vari esperti del settore.
Per approfondire:
- Salvatore Arcidiacono (L’evoluzione dopo Darwin - La teoria sintropica dell'evoluzione)
- Irenäus Eibl-Eibesfeldt (Dall’animale all’uomo - Le invarianti nell’evoluzione delle specie)
- Francisco J. Ayala (Le ragioni dell’evoluzione)
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