giovedì, luglio 17, 2008

Festival della Mente

Lo scienziato Edoardo Boncinelli sarà uno dei tanti protagonisti della V Edizione del Festival della Mente (Sarzana, 29 - 30 - 31 agosto 2008). Il Festival è il primo interamente dedicato alla creatività promosso dalla Fondazione Carispe e dal Comune di Sarzana. Si incontrano una cinquantina di menti eccelse, tra scrittori, musicisti, artisiti e scienziati. Il Festival della Mente invita tutti gli ospiti a condividere questo progetto con un intervento, una performance, una lectio magistralis o un workshop nuovo e originale. A tutti loro, infatti, viene chiesto non solo di raccontare il cosa, ma soprattutto il come e il perché.
Tra gli oltre 60 incontri in programma, 22 sono espressamente dedicati a bambini e ragazzi. Tra questi: laboratori di disegno, arte e sartoria, costruzione di strumenti musicali con materiale riciclabile, laboratori scientifici, un viaggio nella lettura, nella produzione e stampa di libri, una caccia al tesoro creativa e una palestra della matematica con giochi, enigmi, indovinelli.
Edoardo Boncinelli insegna presso le facoltà di Filosofia e di Psicologia dell’Università Vita-Salute di Milano, scrive su Le Scienze e sul Corriere della Sera. Ha guidato per anni laboratori di biologia molecolare dello sviluppo. Fisico, si è dedicato allo studio della genetica e della biologia molecolare degli animali superiori e dell’uomo.
Edoardo Boncinelli, interverrà il 30 agosto alle ore 21.00 in Piazza Matteotti, con l'argomento Negli abissi della coscienza.
Non c’è fenomeno più interessante e misterioso della coscienza. Strana è la storia di questo concetto. Per secoli si è creduto che di ciò che succedeva nella nostra testa fossimo, almeno potenzialmente, coscienti. La coscienza è perciò confusa con la mente, con la psiche e l’anima. Poi improvvisamente qualcuno ha scoperto che non tutti i fenomeni psichici sono consci ed è cominciata l’era dell’Inconscio, che da aggettivo è divenuto sostantivo, e compare spessissimo nei nostri discorsi come un vero e proprio deus ex machina. Non ha alcun senso oggi occuparsi dell’inconscio, quasi tutto è inconscio dentro di noi, ma il vero compito è quello di capire che cos’è la coscienza, definendola, prima di tutto, e cercando di delinearne le caratteristiche salienti.

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