Non parla dell’universo e delle sue leggi l’ultimo libro dell’astrofisica Margherita Hack. “Il mio zoo sotto le stelle” (Di Renzo Editore): è piuttosto una simpatica autobiografia narrata attraverso la storia degli animali che hanno popolato e popolano l’esistenza della scienziata fiorentina.
Scritto a quattro mani con l’amica Bianca Pauluzzi, attiva animatrice dell’Associazione per lo studio e i problemi di bioetica, costituita e presieduta dalla stessa Hack, il libro alterna alle narrazioni delle due donne, brevi citazioni tratte da scritti dedicati agli animali da famosi romanzieri, poeti e filosofi: da Kant a Tasso, da Nietzsche a Hugo.
Vere star dell’opera sono cani e gatti, ma accanto a loro fanno capolino qua e là uccelli, tartarughe e vitelli.
Non considerati presenze accessorie, bensì figure di tutto rilievo, i vari Dick, Lilla, Lara, Genny, Ghita e Zacchi sono ritratti con minuzia di dettagli e con sguardo affettuoso. Quello che si riserva agli amici veri, a quanti, come loro, sanno dare con spontaneità e generosità gioia e calore.
Il libro, gradevole anche se a volte un po’ ripetitivo, si conclude con il testo della Dichiarazione universale dei diritti dell’animale dell’Unesco, per ricordare che a questi esseri è dovuto amore e rispetto.
Il mio zoo sotto le stelle
Margherita Hack, Bianca Pauluzzi
Di Renzo Editore
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