martedì, luglio 26, 2011

La paura e il cambiamento

Semir Zeki si interroga su quello che è stato scritto e detto della "primavera araba".

Due fattori hanno contribuito ad accendere la rivoluzione nei paesi arabi. Per il professor Zeki uno di questi è poco credibile, l'altro è di interesse neurobiologico.

Zeki non crede che ad accendere la miccia della rivoluzione siano stati i social network come Facebook e Twitter. Nel suo blog, il neurobiologo di fama mondiale, afferma di non credere che in nazioni come la Tunisia o l'Egitto, dove il 40% della popolazione vive con due dollari al giorno, abbiano avuto la possibilità di acquistare computer o smartphone e collegarsi ad internet.

Forse, continua il neurobiologo, crede più nella diffusione di notizie da parte della televisione che continua ad essere il mezzo di comunicazione più diffuso nei bar o caffè.

Il secondo fattore è stato la perdita della paura. Questo secondo Zeki è stata la vera scintilla e il fattore di interesse neurobiologico. Sappiamo che le masse rivoltose, contro le forze dell'ordine, perdono la paura e acquistano coraggio e potenza, anche se come spesso accade, le forze di sicurezza sono meglio attrezzate. A gestire la paura nel cervello è un nucleo chiamato amigdala, che si trova sepolto nella regione rostromediale del lobo temporale, al di sotto del giro uncinato e anteriormente alla formazione dell'ippocampo.

Con questo, Zeki non vuole insinuare che l'amigdala è il solo responsabile della perdita della paura, essendo il cervello un sistema così complesso, perché l'amigdala è connessa a molte altre strutture cerebrali che, nell'insieme, sono responsabili a mantenere lo stato di paura, che viene utilizzato come un meccanismo di auto-difesa.

Molti anni fa è stato dimostrato da altri scienziati, che un eventuale danno all'amigdala in esseri umani e animali, eliminasse il senso di paura. L'amigdala ha delle connessioni estese all'interno del cervello. Si ritiene che ci siano due percorsi per arrivare all'amigdala. Uno "immediato" che by-passa la corteccia cerebrale e una via più "comoda" che trasmette i segnali attraverso la corteccia cerebrale.

L'amigdala è anche collegata ai vari sistemi, come il sistema nervoso simpatico, che regolano l'attività di mobilitare l'individuo per reazione appropriata in risposta ad eventi o stimoli di paura.

Ma che cosa ha veramente disattivato "la paura"?

E' ovvio che ad una lunga serie di disaggi, gli individui reagiscano senza tenere più in considerazione le loro azioni. Nel caso della primavera araba, c'era anche un innesco emotivo - l'immolazione di Mohammad Bouazizi. L'amigdala fa parte del sistema emozionale e sociale del cervello e il peso relativo della componente emotiva rispetto alla componente più cognitiva nella regolazione della sua attività è interessante da determinare.

Zeki è del parere che, in Egitto, l'innesco più significativo di messaggi Twitter o Facebook, sia stato il crollo emotivo di Wael Ghoneim sulla TV egiziana, un episodio che è stato visto e rivisto, e presumibilmente visto da masse in numerosi caffè nelle città egiziane. L'episodio è stato enfatizzato da un sottofondo di musica per fortificarne il messaggio emotivo.

Il sistema della paura è stato studiato soprattutto negli animali, ma gli eventi della "primavera araba" e di altri eventi simili sollevano questioni importanti circa l'organizzazione del sistema della paura nell'uomo. Una questione riguarda l'andamento temporale della disattivazione.

A giudicare dagli eventi della primavera araba, può durare veramente tanto, anzi può anche essere permanente. Questo potrebbe rivelarsi un interessante esempio di plasticità cerebrale. Una seconda questione riguarda l'innesco. Non c'è dubbio sull’ innesco emotivo che dobbiamo sommare all'innesco del malcontento. Questo a sua volta solleva la questione se vi sia una soglia per disattivare l'amigdala, e quali sono i meccanismi neurali perché questa resti disinnescata.

Si pone anche il caso di come il sistema torni al suo stato di default. Infine, si pone il problema di come le due vie per raggiungere l'amigdala - quello diretto e quello corticale - si regolino tra loro.

Una terza questione riguarda l'effetto causato dalla massa sulla disattivazione della paura. I dubbi sono quasi nulli, il coinvolgimento di molte persone in rivolta facilitano la scomparsa della paura ma nessuno sa perché.

Come scritto sopra, il sistema della regolazione della paura non si limita all'amigdala, ma coinvolge molti meccanismi che andrebbero approfonditi, ma sicuramente l'amigdala è il punto da dove partire. La primavera araba o altre manifestazioni del genere, sono un esempio in cui la perdita della paura è un potente motore per avviare il cambiamento.

Per approfondire:

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