Jane Goodall, nota etologa, nel corso della sua visita in Italia interviene sulla caccia e sull’utilizzo delle armi proprio mentre la discussione delle norme su “caccia selvaggia” rischia di riportare il Paese al “medioevo”.
Cosi l'Enpa, l'ente nazionale per la protezione degli animali, si unisce alle parole di Jane Goodall, una delle più grandi scienziate ed etologhe contemporanee, intervistata nell’ambito del documentario “A ferro e Fuoco”, una inchiesta che la scrittrice Margherita d’Amico sta realizzando sul mondo della caccia e delle armi. La caccia, secondo la Goodall rappresenta la sconfitta dell’uomo moderno: “Se al punto dell’evoluzione che ha raggiunto, l’uomo contemporaneo non si rende conto che gli animali sono individui unici, dotati di sentimenti, intelligenza, relazioni sociali e familiari, e ritiene che si possano uccidere per semplice diletto, ciò significa che egli non ha compreso, non è progredito”.
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