martedì, ottobre 11, 2011

Carne artificiale. Eccola dall'Olanda

Un gruppo di scienziati olandesi ha utilizzato cellule animali per creare una forma di carne artificiale senza la necessita' di allevare e macellare bestiame. Sulla questione come sempre scottante, è stata intervistata Margherita Hack, vegetariana da sempre.

Margherita Hack, in Olanda è stasa prodotta per la prima volta nella storia carne artificiale, grazie a cellule staminali prelevate da un maiale vivo con una minuscola incisione: lei è vegetariana, cosa ne pensa? 
«È una grande rivoluzione. Finalmente la smetteremo di torturare e uccidere milioni di animali innocenti ogni giorno». 

Che prospettive sì aprono? 
«È il progresso scientifico che va nella direzione giusta: smettere di sfruttare la terra e gli animali, senza criterio, rischiando di trovarci un giorno senza cibo e soffocati dall'inquinamento. Il ricercatore che ha lavorato al progetto ha detto anche che con la carne in provetta si potrebbe risolvere la fame nel mondo». 

Mangerebbe la bistecca in vitro? 
«Io no. I miei genitori erano vegetariani già prima che io nascessi: la mia è una questione di scelta ma anche di gusto. Credo che chi, come me, non mangia carne e pesce perché non ne ama il sapore non si lascerà tentare dalla bistecca artificiale. Che invece sarà appetibile per quelli che fanno fatica a rinunciare alla salsiccia, ma non la comprano per motivi etici». 

Da dove prende le proteine? 
«Da latte e formaggi, uova e legumi (tranne la soia, che non mi piace). Non ho mai avuto problemi: ai tempi dell'università ero un'atleta, fino a qualche anno fa andavo ancora in bici per Trieste».

Mark Post della Maastricht University, che sta coordinando la ricerca, ha riferito, come riporta il quotidiano britannico Daily Telegraph, che la tecnica e' ben lungi dall'essere pronta per la produzione di massa, ma nonostante gli argomenti morali ed etici sulle cellule staminali i ricercatori ritengono che sia inevitabile che un giorno, in futuro, saremo costretti a mangiare carne artificiale. Ma il dibattito etico e' ancora aperto.

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