mercoledì, settembre 21, 2011

La rivoluzione di Anassimandro

Carlo Rovelli, fisico teorico docente all'università di Marsiglia e di Pechino, tra gli iniziatori della gravità quantistica a loop, partendo dalla dirompente combinazione di curiosità e lucidità dell'intelligenza di Anassimandro, disegna un'articolata riflessione sulla natura del pensiero scientifico che altro non è che una continua «ribellione colta» al sapere del presente.
«Anassimandro, ha avuto il coraggio di contraddire il maestro, di porsi delle domande e di mettere in dubbio le certezze. La difficoltà più grande è accettare che il mondo possa non essere come abbiamo sempre creduto che sia, che le cose possano essere diverse da come appaiono. La vera difficoltà è abbandonare un'immagine del mondo che ci è familiare. Per compiere questo passo serve una civiltà dove gli uomini siano pronti a mettere in dubbio ciò che è creduto vero da tutti».

«Nella scienza il difficile non è avere idee, ma farle funzionare. Trovare il modo di comporle e articolarle in un tutto coerente con il resto del nostro sapere sul mondo, e convincere gli altri della ragionevolezza di tutta l'operazione. La difficoltà è avere il coraggio e l'intelligenza di concepire e articolare un'intera immagine del mondo nuova e coerente».

Intero articolo Bresciaoggi.it

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