lunedì, settembre 05, 2011

Il caso Majorana non conosce fine

Sono passati tantissimi anni ma il mistero della scomparsa di Ettore Majorana non conosce fine, anzi viene alimentato sempre più da nuove notizie e indizi. Fugito, suicidato o cosa? All’interno del numero di Focus Storia Biografie di agosto, un interessante articolo ripercorre l’intera vicenda, dal suo ultimo messaggio scritto al suo collega Carrelli dove annunciava la sua “volontà” di suicidarsi, ai nuovi indizi che hanno fatto riaprire le indagini da parte della procura di Roma.

Sciascia nel 1975 scrisse un romanzo sulla scomparsa del fisico italiano e definì in pochissime parole il genio:

“[…] Aveva l’aria di chi in una serata tra amici si improvvisa giocoliere, prestigiatore, ma se ne ritrae appena scoppia l’applauso.”
La sua scomparsa ha inizio molto prima del suo ultimo messaggio. Nel 1933 affronta un viaggio studi in Germania dal quale torna con molti sintomi di stramberia e nei quattro anni seguenti esce raramente da casa facendosi vedere pochissimo anche all’istituto di fisica.

Quando arriva a Napoli, dove gli viene offerta la cattedra per “chiara fama” Majorana è totalmente alienato e il 25 marzo del 1938 si imbarca per Palermo alla ricerca di serenità, ma invia allo stesso tempo il messaggio a Carrelli della sua intenzione, per poi ritrattare con un’altra missiva il giorno dopo. Da quel momento Ettore Majorana diventa una leggenda. C’è chi lo vuole in Argentina a stretto contatto con i nazisti conosciuti in Germania. C’è chi lo identifica nel colto vagabondo che si aggirava a Mazzarra del Vallo e chi lo vuole rinchiuso in un convento nel napoletano.

Negli anni ’70 si ipotizzò fortemente la teoria che il genio italiano si trovasse sotto falso nome a Buenos Aires grazie a delle testimonianze di personaggi di spicco del mondo sud americano. Queste testimonianze furono raccolte da Erasmo Recami nel libro “Il caso Majorana. Epistolario, documenti, testimonianze – pubblicato dalla Di Renzo Editore.

Come si legge nell’articolo di Focus Storia Biografie, il biografo del fisico scomparso dichiara di aver trovato numerose conferme nelle testimonianze di Carlos Rivera (fisico cileno) e di Blanca de Mora (moglie di uno scrittore guatemalteco) sulla presenza di Ettore Majorana in Argentina.

L’ipotesi più affascinante invece è quella legata a Pirandello e al “il fu Mattia Pascal”. Come il protagonista del celebre romanzo, Majorana potrebbe aver inscenato la sua morte ma cambiando il finale.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Non riesco a reperire l'articolo di focus biografie...
Potresti dirmi, per favore, le ultime novità che hanno fatto riaprire l'inchiesta?
Grazie Sandra

Di Renzo Editore ha detto...

Da una delle ultime puntate di Chi l'ha visto sembra che ci sia una nuova fotografia che ritragga un uomo con una somiglianza straordinaria a Ettore Majorana e che questa sia stata scattata dopo la sua scomparsa.

Anonimo ha detto...

Ti ringrazio...