giovedì, novembre 18, 2010

David Gross a Trieste

Secondo lei la scienza è ancora popolare nel pubblico o sta in qualche modo prevalendo la diffidenza?

In passato c'erano dei paesi in cui molti giovani volevano diventare scienziati, in parte perché non vi erano molte altre opportunità. Oggi è interessante sentire persone per esempio dall’ex Unione Sovietica, Cina o India lamentarsi del fatto che non ci sono più tanti giovani interessati alla scienza, perché preferiscono rivolgersi ad altri campi come la finanza o l’economia, per esempio. Questo accade perché i giovani hanno molte opportunità in più.

Sono le parole del premio Nobel per la fisica nel 2004 David Gross in occasione del 45 anniversario della fondazione del Centro Internazionale di Fisica Teorica ICTP di Trieste. Leggi tutta l'intervista


Il progresso della scienza è molto più complicato e incerto di quanto sia descritto nei libri, soprattutto per la fisica teorica, perché la storia è scritta dai vincitori che spesso ignorano i molti sentieri alternativi che i ricercatori hanno percorso, le molte tesi errate che hanno seguito e le idee sbagliate che hanno coltivato, più ardui da comprendere e più facili da dimenticare. Leggendo la storia, raramente si può avere un’idea corretta della vera natura dei progressi scientifici: David J. Gross ci racconta tutto questo nell’incredibile parabola che lo ha portato alla scoperta della libertà asintotica nella cromodinamica quantistica.

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