mercoledì, settembre 15, 2010

Selezione naturale, progetto e novità

L'argomento centrale della teoria delle selezione naturale è riassunto da Darwin ne L'origine delle specie con queste parole: “Poiché si producono più individui di quanti ne possono sopravvivere, ci deve essere in ogni caso una lotta per l'esistenza, sia di un individuo con un altro della stessa specie, o con individui di specie distinte, o con le condizioni fisiche di vita... Si può perciò considerare improbabile che, nel corso di migliaia di generazioni, si verifichino delle variazioni utili in qualche modo a ogni essere, nella grande e complessa battaglia per la vita? Se ciò accadesse, è lecito dubitare (ricordando che sono nati più individui di quanti ne possano sopravvivere) che gli individui che hanno qualche vantaggio, comunque lieve, abbiano la stessa probabilità di sopravvivenza e di procreare dei propri simili. D'altra parte, possiamo essere certi che ogni variazione in ultimo grado nociva sarebbe rigidamente distrutta. Questa conservazione della variazione favorevole e il rifiuto delle variazioni nocive la chiamo Selezione Naturale”.

Darwin sostiene che le variazioni di adattabilità (“variazioni utili in qualche modo per ogni essere”) appaiono occasionalmente e tendono a incrementare le possibilità riproduttive dei loro portatori. Nel corso delle generazioni, le variazioni favorevoli verranno conservate, mentre quelle nocive verranno eliminate. In un punto Darwin aggiunge: “Non vedo limite a questo potere (selezione naturale) nel lento e stupendo adattamento di ogni forma alle più complesse relazioni della vita”.

La selezione naturale è stata proposta da Darwin proprio per tenere conto dell'organizzazione adattata o “progetto” degli esseri viventi, ovvero del processo che promuove e mantiene l'adattamento. I cambiamenti evolutivi e le diversificazioni evolutive (la moltiplicazione delle specie) non sono direttamente promossi dalla selezione naturale, (da qui la cosiddetta “stasi evolutiva” della teoria dell'equilibrio punteggiato), ma spesso la assecondano, in quanto sottoprodotti dell'incoraggiante adattamento della selezione naturale.

Tratto da: Le ragioni dell’evoluzione - Francisco Ayala - Di Renzo Editore

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