giovedì, agosto 12, 2010

Le leggi della natura

Tutta la scienza si basa sulla convinzione che la natura sia ordinata da precise leggi: infatti, sebbene a prima vista il mondo possa apparire eccessivamente complesso, al di sotto della grande diversità dei sistemi fisici vi è una serie di leggi matematiche universali: queste leggi basilari dell’universo vengono considerate assolute ed infallibili, applicabili sempre e dovunque. Nonostante l’esistenza di leggi universali, molte caratteristiche del mondo sono accidentali. Per esempio, non esiste alcuna legge di natura che stabilisca che il giorno debba essere di 24 ore o che la luna appaia nel cielo con un diametro apparente quasi uguale a quello del Sole.

Storicamente, è stato spesso difficile comprendere quali caratteristiche del mondo rappresentino una profonda logicità e quali invece siano puramente accidentali. Gli antichi Greci, ad esempio, erano affascinati dal potere della geometria, e ritenevano che il cerchio fosse la forma geometrica perfetta, con un significato metafisico profondo. Non sorprende che essi fossero convinti che il sole, la luna e i pianeti ruotassero intorno alla Terra su orbite perfettamente circolari, e quando le osservazioni astronomiche smentirono questa convinzione, introdussero un elaborato sistema di “epicicli” - cerchi nei cerchi - al solo scopo di mantenere il primato del moto circolare. Così forte era l’attrazione verso il movimento circolare che anche Copernico, quando scoprì che la Terra e i pianeti ruotano intorno al sole, insistette sul fatto che le orbite fossero circolari. Oggi sappiamo che in realtà i pianeti seguono orbite ellittiche, anche se approssimativamente circolari, e che la circolarità del moto orbitale non è una legge di natura, ma nel caso del sistema solare accade che sia quasi corretta.

Nessun commento: