martedì, settembre 29, 2009

L'importanza di due uomini


Francesco Paresce intervenuto al 95° Congresso della SIF che si sta tenendo a Bari fino al 3 ottobre, ha sottolineato l'importanza di due figure come il nonno Guglielmo Marconi e Galileo. Lo scienziato italiano ha infatti affermato che senza due figure come loro e gli studi intrapresi nel campo della connessione e osservativa della ionosfera, oggi non potremmo parlare di fisica spaziale, di wireless e di sonde interplanetarie. Continuando con il suo discorso Paresce ha anche ammonito il mondo scientifico esortando matematici, fisici e astronomi a unirsi per continuare a lavorare alle grandi scoperte, così facendo si potrà arrivare addirittura su Marte. La cooperazione non si dovrà fermare solamente agli scienziati, ma anche gli stati dovranno collaborare per abbattere i costi spaventosi della ricerca.

Il primo esperimento di fisica spaziale mediante onde radio fu eseguito da Guglielmo Marconi nel Dicembre 1901 lanciando un segnale radio da Poldhu in Cornovaglia che, attraversando l’Oceano Atlantico e captato in St. Johns, Terranova, permise di mettere in luce per la prima volta l’esistenza della ionosfera terrestre. Da allora ad oggi spettacolari progressi nell’efficacia e nei costi di trasmissione radio ci hanno permesso di comunicare con satelliti e sonde spaziali e di ricevere da essi un’enorme massa di dati di rara importanza scientifica fino ai limiti estremi del nostro sistema solare.

Tutto questo è stato reso possibile, è bene ricordarlo, dall’intuito e dalla formidabile tenacia di un uomo deciso a comunicare senza fili attraverso lo spazio, provando e riprovando nella migliore tradizione Galileiana.

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